Nicolò Maja rivede il padre che ha ucciso madre e sorella e l'ha ridotto in sedia a rotelle: «Volevo guardarlo negli occhi»

L'incontro in tribunale a nove mesi di distanza da quando il padre ha ucciso la mamma, la sorella Silvia e ha gravemente ferito lui stesso, a colpi di martello

Nicolò Maja rivede il padre che ha ucciso madre e sorella e l'ha ridotto in sedia a rotelle: «Volevo guardarlo negli occhi»
Alla fine l'incontro, già quasi sfiorato qualche settimane fa, è avvenuto. Nicolò Maja ha incontrato il padre Alessandro Maja, a nove mesi di distanza da...

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Alla fine l'incontro, già quasi sfiorato qualche settimane fa, è avvenuto. Nicolò Maja ha incontrato il padre Alessandro Maja, a nove mesi di distanza da quando quest'ultimo ha ucciso la sua mamma, la sorella Silvia e ha gravemente ferito lui stesso, a colpi di martello. Una strage familiare avvenuta a Samarate, in provincia di Varese.

Nicolò Maja lascia l'ospedale. E il padre (che ha ucciso moglie e figlia) gli scrive dal carcere: «Come stai?»

L'incontro tra Maja e il figlio Nicolò

Il giovane, palesemente provato e in carrozzina dopo una serie di interventi chirurgici, ha detto di sentirsi «più tranquillo» dopo l'incontro. «Rivederlo in aula non è stato facilissimo, io l'ho guardato ma non so se lui mi ha visto», ha detto NIcolò, unico sopravvissuto all'atroce omicidio dello scorso maggio.

Le foto della mamma e della sorella

«Ho voluto portare con me mamma e Giulia. Sono loro che mi danno la forza». Così Nicoló Maja, unico sopravvissuto alla strage di Samarate, ha spiegato la scelta di presentarsi in udienza con una maglietta nera che aveva stampati i volti delle due vittime.

Gli omicidi

La notte del 4 maggio, infatti, Alessandro Maja, geometra affermato con studio a Milano, ha messo in atto lo sterminio della propria famiglia, angosciato da problemi economici e famigliari, mai chiariti, che gli obnubilarono la mente. La moglie Stefania e la figlia Giulia passarono velocemente dal sonno alla morte mentre Nicoló sopravvisse lottando tra la vita è la morte per mesi fino ad una lenta e graduale ripresa che non gli ha permesso, però, di tornare a camminare.

Prossima udienza per l’esame del perito è prevista per il 19 maggio. In quell’occasione verrà sentito anche l’imputato.

 

 

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Il Mattino