Roma. Il meteo di palazzo Chigi oggi prevede burrasca. Tuoni e fulmini tra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e la responsabile della Scuola, Valeria Fedeli. L'ennesima...
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Matteo Renzi.
Il vertice tra Salute e Scuola, presieduto dal sottosegretario Maria Elena Boschi, si è arenato sulle fasce d'età per i vaccini obbligatori: da zero a sei anni, propone la Fedeli. Da zero a dieci anni chiede la Lorenzin. Già deciso nei giorni scorsi, invece, che l'obbligatorietà non varrà per scuole medie e superiori.
La responsabile della Salute non vuole arretrare di un centimetro: «Per me estendere l'obbligatorietà fino a 10 anni non è un problema politico, ma una questione di salute pubblica», ha spiegato la Lorenzin, «gli scienziati ci dicono che se limitiamo le vaccinazioni obbligatorie alle materne che non sono frequentate da tutti i bambini come invece avviene per le elementari, non si ottiene una copertura vaccinale sufficiente e non si risolve il problema dell'epidemia di morbillo». A rafforzare l'allarme della ministra è una lettera piovuta proprio ieri sulla sua scrivania dall'Organizzazione mondiale della sanità. Poche righe in cui si dice che l'Italia, insieme alla Romania, è il Paese europeo che detiene il record di casi di morbillo: il 48% di tutto il Vecchio Continente.
Per tutta risposta la Fedeli continua a difendere il diritto all'istruzione: «Bisogna responsabilizzare gli adulti, mantenendo l'obbligo scolastico e quello dei vaccini. Non ce la si cava dicendo, non vieni a scuola perché non sei vaccinato. Non si possono colpire i bambini. Io propongo sanzioni come quelle che c'erano prima del 99 che colpivano i genitori che evadevano l'obbligo scolastico, ma anche l'obbligo dei vaccini».
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