Uomini che stanno al fianco delle loro mogli sempre, anche in situazioni di dubbi e sospetti, come sta accadendo a Santa Croce di Camerina dove il racconto della mamma del piccolo...
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È l'analisi di Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell'università di Chieti. Per l'esperto, «si tratta di figure maschili positive, che con il loro comportamento rappresentano una conferma della solidità e della struttura del rapporto di coppia». Figure positive che però, a un occhio più profano, potrebbero apparire anche un pò succubi.
«L'atteggiamento di questi uomini fa scattare anche qualche sospetto - evidenzia Di Giannantonio all'Adnkronos Salute - sulla loro reale autonomia di fronte alle loro donne, sull'indipendenza di giudizio e sulla loro autodeterminazione. Potrebbe esserci una certa attitudine a relazioni passive, sottomissione nei confronti della personalità di donne che, invece, hanno un profilo attivo forte, dominante, matriarcale».
Non solo. Secondo lo psichiatra, questi mariti al fianco delle loro donne anche in presenza di sospetti di comportamenti atroci «reagiscono a situazioni particolari, ai tratti di marcato disagio comportamentale o familiare che queste donne possono aver presentato nel passato o nel presente, rafforzando il loro sostegno. È come se il loro ruolo di maschio di famiglia - spiega - li faccia sentire obbligati a fornire un supplemento di sostegno e di supporto a una figura femminile che presenta aspetti problematici non solo nei loro confronti, ma anche nella relazione con i figli».
Insomma, a spingere i mariti protagonisti di complicati casi di cronaca a restare 'fedelì, nonostante tutto, al loro ruolo «è il sentirsi garanti degli equilibri familiari, anche se questo comporta sottomissione e anche se gli equilibri sono andati in frantumi.
Il Mattino