Osservatorio Quirinale, le votazioni fanno bene ai leader di partito: è di Conte il sentiment più alto in Rete

Osservatorio Quirinale, le votazioni fanno bene ai leader di partito: è di Conte il sentiment più alto in Rete
Si è chiuso anche il terzo giorno di votazioni e nel mare magnum delle 412 schede bianche, avanzano timidamente anche le candidature di Guido Crosetto, votato da non solo...

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Si è chiuso anche il terzo giorno di votazioni e nel mare magnum delle 412 schede bianche, avanzano timidamente anche le candidature di Guido Crosetto, votato da non solo dai delegati di Fratelli d’Italia, e quella di Pierferdinando Casini che di preferenze ne raccoglie 52.

Da domani con la quarta giornata di votazione il quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica scende a 505, quindi oggi più che monitorare il sentiment della Rete e dei social nei confronti dei “quirinabili” è opportuno censire il mood raccolto dai leader di partito, i veri decisori di questa elezione che si intreccia con i destini del governo Draghi e con gli equilibri fragili interni alle singole forze politiche.

Negli ultimi due giorni la Rete sembra apprezzare l’attivismo dei segretari di partito che in attesa dei prossimi giorni si portano a casa un mood per nulla penalizzante. Fatta eccezione per Giuseppe Conte, unico tra i leader a non sedere il Parlamento a superare il 50% di mood positivo, sono da segnalare le quotazioni in rialzo per Matteo Renzi, infatti per la prima volta da diverse settimane a questa parte il sentiment per il fondatore di Italia Viva tocca quota 40%. Mentre tutti gli altri leader si devono accontentare di dividersi le percentuali nella fascia del 30%: Matteo Salvini, Roberto Speranza ed Enrico Letta fanno registrare un mood positivo al 37%, mentre Giorgia Meloni si ferma poco sotto e precisamente al 34%.

Giuseppe Conte e Giorgia Meloni riescono a differenza dei loro colleghi a prendersi una quota ampia di parlato su Facebook e cedono invece nella ripartizione delle fonti a Enrico Letta, Matteo Renzi e Roberto Speranza una quota più ampia di presidio di Twitter.

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Il Mattino