Ostia, operazione "Masterchef": arrestati pusher dei cuochi del litorale: in abiti da cucina compravano droga

L'hanno chiamata "operazione Masterchef" perché sono stati arrestati gli spacciatori dei cuochi del litorale. La centrale di spaccio era in un...

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L'hanno chiamata "operazione Masterchef" perché sono stati arrestati gli spacciatori dei cuochi del litorale. La centrale di spaccio era in un appartamento di Ostia in via Aristide Carabelli occupato abusivamente e qui arrivavano "per fare acquisti" molti chef (ancora in abiti da cucina), prima e dopo l'apertura del ristorante. 

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La banda di pusher utilizzava un appartamento ancora assegnato a una donna morta da poco tempo, come base di spaccio ma soprattutto come rifugio durante i blitz delle forze dell'ordine nel quartiere di Ostia. Dopo un'articolata attività di indagine da parte degli agenti della polizia di Stato del X distretto Lido di Roma sono finiti in manette un uomo, P.C., 29enne ed una donna, F.M., di 20 anni, entrambi italiani, denunciati per favoreggiamento due uomini rispettivamente di 35 e 26 anni e segnalati per uso personale di sostanza stupefacente 5 clienti.

I poliziotti oltre a sequestrare l'immobile, perchè ritenuto direttamente funzionale all'attività di spaccio, hanno sequestrato circa 700 euro in contanti in banconote di piccolo taglio e circa 30 grammi tra cocaina ed hashish. Indagine che ha avuto origine attraverso una rete di informazioni che indicavano in via Aristide Carabelli, all'interno di un appartamento occupato abusivamente, la presenza di persone che, agevolate dal cospetto di una grata in ferro appositamente costruita davanti al portone d'ingresso, spacciavano quotidianamente droga ad un'accurata e selezionata clientela.

Le prime attività di osservazione hanno rilevato che tra i clienti c'erano diversi uomini con abbigliamento da lavoro tipico del settore della ristorazione. In particolare gli agenti hanno riscontrato che tra di loro vi erano alcuni importanti chef del litorale laziale che, indossando ancora gli abiti «di servizio» si recavano prima e dopo l'orario di apertura e chiusura per acquistare la droga ed in alcune occasioni consumata all'interno della casa. Riscontri avuti anche quando molti degli acquirenti, poco dopo la cessione, erano controllati e sanzionati per il possesso di droga per uso personale prima di raggiungere il ristorante dove lavoravano.

Con una minuziosa ricostruzione di tutta la «filiera» dello spaccio, gli investigatori di Ostia hanno ricostruito, osservato e documentato tutta l'attività delittuosa, individuando nel contempo la base di spaccio fino a far scattare il blitz. Durante l'acceso nello stabile, gli spacciatori hanno tentato di nascondere la droga nell'appartamento di un vicino. L'attività era talmente avviata e ramificata che anche durante la perquisizione hanno continuato a presentarsi clienti in quello che era un vero e proprio supermarket della cocaina. Un abituale cliente si è presentato alla porta ed ad un incredulo agente in borghese ha consegnato una banconota dicendo: «A giovinò il solito 50 euro...».

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Il Mattino