Il Papa stravolge le visite con gli episcopati nazionali, domande libere, niente filtri e niente discorsi precotti

Il Papa stravolge le visite con gli episcopati nazionali, domande libere, niente filtri e niente discorsi precotti
Città del Vaticano – Tutti seduti in circolo, domande libere, niente discorsi preparati. Il Papa stravolge la tradizionale formula delle visite «ad limina...

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Città del Vaticano – Tutti seduti in circolo, domande libere, niente discorsi preparati. Il Papa stravolge la tradizionale formula delle visite «ad limina aspostolorum» con gli episcopati nazionali. I primi ad inaugurarla sono stati i vescovi cileni e quelli irlandesi. Già Joseph Ratzinger aveva introdotto qualche piccola modifica,  eliminando le udienze ai singoli vescovi e ricevendo  tutti in una unica udienza. Francesco ha confermato questa prassi, ma sin dall’inizio del suo pontificato ha sostanzialmente messo da parte il discorso scritto confezionato dagli uffici della Segreteria di Stato preferendo un colloquio spontaneo con i vescovi di ogni paese. Una specie di botta e risposta. Dopo la pausa di oltre un anno per il Giubileo Papa Bergoglio ha ripreso le visite ad limina abolendo anche il discorso scritto. Non vuole che ci siano filtri.


I vescovi cileni sono entusiasti e hanno diffuso una nota per fare sapere che hanno incontrato il Papa una seconda volta. Una riunione di lavoro, di tre ore, presenti anche i capi dicastero della Curia. Il Segretario di Stato Parolin, poi cardinali Ouellet, Mueller, Farrell, Versaldi, Stella, Braz de  Aviz, e Gallagher. Una novità commentata così dalla sala stampa vaticana:  «Il Papa sta cercando modi, come abbiamo visto già, di fare le
visite ad limina più efficaci e più utili per tutti».


Tra i temi trattati anche  quello della pedofilia, ha riferito il cardinale Ricardo Ezzati Andrello, arcivescovo di Santiago del Cile: «E’ stato senz’altro un argomento trattato, con molta sincerità, con la capacità - che il Papa ci ha chiesto - di essere attenti ai problemi, appunto, e alle ingiustizie che, quando si tratta soprattutto di pedofilia, sono mancanze gravissime riguardo ai diritti umani e sono anche un grave peccato davanti a Dio. Il Papa ci ha raccontato che una volta, uscendo dalla metropolitana di Buenos Aires, in una piazza affollata perché c’era una manifestazione, c’erano dei genitori con un bambino e questi genitori gridarono al piccolo: ’Vieni via, perché ci sono i pedofili’. Il Papa ci rimase male, ma ora ci ha detto: ’Guardate fino a che punto può arrivare una mentalità che vede il male dappertutto’. Quindi ci ha invitato a superare anche questa situazione".
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Il Mattino