Il Papa a Sofia lancia Sos per i migranti: «Non chiudete il cuore a chi bussa alla porta»

Sofia (Bulgaria ) - Papa Francesco è arrivato in Bulgaria, il paese più povero dell'Europa: nel discorso che ha preparato per le più alte cariche dello...

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Sofia (Bulgaria ) - Papa Francesco è arrivato in Bulgaria, il paese più povero dell'Europa: nel discorso che ha preparato per le più alte cariche dello Stato che lo hanno accolto a Sofia con tutti gli onori, ha toccato subito il dramma del fenomeno migratorio. Moltissimi bulgari emigrano per le condizioni economiche sfavorevoli e per i bassissimi salari, i più bassi di tutto il continente. Nel contempo, però, la nazione si trova a fronteggiare l'ingresso dei clandestini che vorrebbero raggiungere la Germania o la Svezia. «A voi, che conoscete il dramma dell'emigrazione, mi permetto di suggerire di non chiudere gli occhi, non chiudere il cuore e non chiudere la mano - come è nella vostra tradizione - a chi bussa alle vostre porte».


Il presidente della Repubblica, Rumen Radev ascoltava e annuiva. Anche in Bulgaria l'argomento relativo ai flussi migratori (soprattutto di coloro che attraversano il confine per poter raggiungere l'Europa del Nord) non è dei più facili ed è fonte di continue divisioni e discussioni. «Ora, in questo frangente storico, a trent'anni dalla fine del regime totalitario che ne imprigionava la libertà e le iniziative - ha sottolineato Francesco -, la Bulgaria si trova ad affrontare le conseguenze dell'emigrazione, avvenuta negli ultimi decenni, di più di due milioni di suoi concittadini alla ricerca di nuove opportunità di lavoro».

«Nel medesimo tempo la Bulgaria - come tanti altri Paesi del vecchio continente - deve fare i conti con quello che può essere considerato come un nuovo inverno: quello demografico, che è sceso come una cortina di gelo su tanta parte dell'Europa, conseguenza di una diminuzione di fiducia verso il futuro», ha proseguito il Papa.

Secondo il Pontefice, «il calo delle nascite, dunque, sommandosi all'intenso flusso migratorio, ha comportato lo spopolamento e l'abbandono di tanti villaggi e città. Inoltre, la Bulgaria si trova a confrontarsi con il fenomeno di coloro che cercano di fare ingresso all'interno dei suoi confini, per sfuggire a guerre e conflitti o alla miseria, e tentano di raggiungere in ogni modo le aree più ricche del continente europeo, per trovare nuove opportunità di esistenza o semplicemente un rifugio sicuro».

Sul volo che lo portava a Sofia, il Papa ha ricevuto in regalo dai giornalisti bulgari una maglietta della nazionale di calcio bulgara dei senzatetto, numero 3, con la scritta “Team of hope Bulgaria. Francesco”.


Il Premier bulgaro, invece, non appena gli ha dato il benvenuto nel palazzo apostolico gli ha donato dello yogurt, ricordandogli che quando era bambino Rosa Bergoglio, la nonna del Papa, gli dava questo alimento spiegandogli che è preparato con “il bacillus bulgaricus”. Il Papa è rimasto molto sorpreso. «Lei conosce la mia storia?»


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Il Mattino