Città del Vaticano - Il cardinale francesce Jean Louis Tauran - il porporato al quale Papa Francesco ha affidato i rapporti con il mondo islamico...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La visita oltre a essere stata ampiamente pubblicizzata dalla stampa saudita, costituisce un passo in avanti di rilievo per le relazioni in corso tra cristianesimo e Islam. Per una nazione come l'Arabia dove è vietato portare croci addosso, possedere una bibbia, celebrare messe in luoghi pubblici perchè altrimenti si finisce dritti in carcere, non è un passaggio da poco anche se il cammino per arrivare ad un minimo di riconoscimenti di diritti umani, tra cui quello relativo alla libertà religiosa, è ancora piuttosto lungo.
L’Osservatore Romano ha sintetizzato i numerosi appuntamenti e gli eventi che hanno avuto come filo conduttore i temi del dialogo tra le religioni e le culture, il ruolo dei credenti nel ripudiare la violenza, gli estremismi e il terrorismo e nel raggiungimento della sicurezza e della stabilità nel mondo, in particolare in Medio oriente. Il momento centrale è stata l’udienza concessa dal sovrano Salman Bin Abd Al-Aziz nel Palazzo reale, alla delegazione vaticana di cui hanno fatto parte anche il vescovo segretario del dicastero e il capo ufficio per l’islam.
Gli stessi ecclesiastici del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso hanno partecipato a un incontro di preghiera con i cristiani residenti nella capitale saudita, per testimoniare vicinanza a una tra le più numerose comunità in tutta la regione del Golfo persico. La presenza dei cristiani è piuttosto numerosa per l'immigrazione soprattutto di lavoratori filippini. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino