Malmo “Sarà un viaggio molto importante per l'unità dei cristiani” ha detto il Papa in aereo, non appena partito per Lund, città chiave della...
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Papa Bergoglio arriva in sordina nel Paese europeo più scristianizzato di tutti, dove esistono persino i cimiteri per gli atei (privi di qualsiasi segno distintivo), dove Dio sopravvive a fatica tra i giovani e dove una chiesa ammette senza problemi vescovi dichiaratamente gay, vescove lesbiche, il matrimonio tra coppie omosessuali. L'evento ecumenico di Lund è a dir poco eccezionale se si guarda alla storia europea degli ultimi cinque secoli. In particolare ai conflitti, ma anche ai tentativi di unità falliti nel corso della storia del cristianesimo europeo. Fino al Vaticano II la figura di Lutero era per i cattolici negativa (salvo rare eccezioni tra qualche teologo cattolico). Dopo il Concilio le cose sono lentamente cambiate. E il cammino ecumenico ha fatto grandi progressi. Lund può segnare davvero una svolta positiva per le Chiese cristiane. A elogiare il tentativo del monaco ribelle di riformare la Chiesa del suo tempo, era stato, una decina d'anni fa, Benedetto XVI il quale aveva promosso a Castel Gandolfo un summit a porte chiuse tra i suoi ex allievi teologi. “Tutta l'idea di Lutero era cristocentrica”. Cosa che ha ripetuto anche durante un viaggio in Germania, a Erfurt, la cittadina in cui Luterò visse e studiò teologia. "Lutero non si dava pace sulla questione di Dio, che fu la passione profonda e la molla della sua vita e dell’intero suo cammino. Come posso avere un Dio misericordioso?” Questa domanda, spiegò Ratzinger, penetrava nel cuore e stava dietro ogni sua ricerca teologica e ogni lotta interiore. Il viaggio di Francesco nelle terre del mondo luterano sembrano portare a compimento un lungo tragitto di ricerca comune. “Come cristiani saremo testimonianza credibile della misericordia, nella misura in cui il perdono, il rinnovamento e la riconciliazione saranno una esperienza quotidiana tra noi”.
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Il Mattino