Città del Vaticano - Il Papa dopo più di un mese di silenzio dall'uscita del dossier Viganò e dalle accuse di una gestione poco chiara del caso McCarrick...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel comunicato Papa Francesco - «consapevole e preoccupato per lo smarrimento che la vicenda sta causando nella coscienza dei fedeli», ha disposto che venga comunicato quanto segue:
«Nel settembre 2017, l’Arcidiocesi di New York ha segnalato che un uomo accusava l’allora Cardinale McCarrick di aver abusato di lui negli anni Settanta. Il Papa ha disposto un’indagine previa approfondita, che è stata svolta dall’Arcidiocesi di New York e alla conclusione della quale la relativa documentazione è stata trasmessa alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Nel frattempo, poiché nel corso dell’indagine sono emersi gravi indizi, il Papa ha accettato le dimissioni dell'’Arcivescovo McCarrick dal Collegio cardinalizio».
La Santa Sede, prosegue la nota, «non mancherà, a tempo debito, di rendere note le conclusioni del caso. Anche in riferimento ad altre accuse portate contro l'ecclesiastico, il Papa ha disposto di integrare le informazioni raccolte tramite l'investigazione previa con un ulteriore accurato studio dell'intera documentazione presente negli Archivi dei Dicasteri e Uffici della Santa Sede riguardanti l'allora Cardinale McCarrick, allo scopo di appurare tutti i fatti rilevanti, situandoli nel loro contesto storico e valutandoli con obiettività».
La Santa Sede è consapevole che «dall'esame dei fatti e delle circostanze potrebbero emergere delle scelte che non sarebbero coerenti con l'approccio odierno a tali questioni. Tuttavia, come ha detto Papa Francesco, si seguirà la strada della verità, ovunque possa portare. Sia gli abusi sia la loro copertura non possono essere più tollerati e un diverso trattamento per i Vescovi che li hanno commessi o li hanno coperti rappresenta infatti una forma di clericalismo mai più accettabile».
Il Santo Padre Francesco «rinnova il pressante invito ad unire le forze per combattere la grave piaga degli abusi e per prevenire che tali crimini vengano ulteriormente perpetrati ai danni dei più innocenti e dei più vulnerabili della società. Egli, come annunciato, ha convocato i Presidenti delle Conferenze Episcopali di tutto il mondo per il prossimo mese di febbraio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino