Roma. Clima sempre più cupo nel Pd. A poche ore dall’assemblea di domenica che convocherà il congresso, la giornata di ieri è stata scandita da una...
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Insomma i calendari dei renziani e degli antirenziani non collidono su nulla. Tanto che ieri mattina un incontro fra Pierluigi Bersani e il vicesegretario Lorenzo Guerini è finito con quest’ultimo che avrebbe constatato la rottura «degli ultimi fili». Infruttuoso anche un vertice fra Dario Franceschini e il governatore della Puglia Michele Emiliano.
Nel pomeriggio Bersani ha lanciato un vero e proprio appello-ultimatum riassunto in un «fermatevi» che è una parola d’ordine veramente indigesta per i renziani. Secondo Bersani il Pd deve avere il tempo per ricostruire le ragioni per stare assieme e, in questo quadro, («dove prima viene il Paese, poi il partito e poi le esigenze dei singoli»), il Pd «deve assicurare al governo Gentiloni l’esistenza fino a fine legislatura senza inseguire le esigenze di uno solo». Una preoccupazione, quella per la governabilità del Paese, che i renziani ribaltano sulla minoranza: «Se davvero fossero preoccupati del destino del governo non lo metterebbero in pericolo minacciando la scissione del principale partito che lo sostiene», è quello che si ascolta nelle fila renziane.
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Il Mattino