ROMA La decisione l'ha presa, e oggi la rende pubblica. Andrea Orlando si candida alle primarie del Pd, e non certo per fare da terzo incomodo tra Renzi e Emiliano....
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Ma non lo seguirà Matteo Orfini, fino a ieri coordinatore ombra dei giovani turchi, che invece non condivide «l'anti renzismo» del Guardasigilli e sta piuttosto convergendo con Piero Fassino e Maurizio Martina per fondare una nuova corrente, sempre di sinistra ex ds, ma più filo renziana. E la scissione? Si è consumata in maniera strana, senza drammi né code polemiche, ma risulta ancora in fieri, nel senso che l'epicentro della separazione, i gruppi parlamentari, ancora non hanno fornito numeri né nomi. La mossa di Emiliano di abbandonare il trio del Vittoria (con Rossi e Speranza) e correre alle primarie, ha ulteriormente spiazzato quelli che dovevano e volevano seguire Bersani, al punto che ci sarebbero non pochi parlamentari in bilico o in fase di ripensamento, poco disposti, per non dire restii, a fare poi subito gruppo con la quindicina di deputati di Arturo Scotto, fresco fresco di separazione a sua volta da Sel. «E sia chiaro, restiamo nei banchi a sinistra, non ci spostiamo, voi dove vi mettete?», diceva in serata Lorenza Bonaccorsi scherzando ma fino a un certo punto rivolta a Nico Stumpo, uomo di mischia bersaniano. Al Senato non uscirebbe Walter Tocci, Luigi Manconi né Mucchetti.
Alla Camera sono dati in bilico, se non convinti a rimanere, sia Giorgis che Lattuca, sicché i numeri oscillano. Un vertice serale tra Lotti e Giacomelli alla Camera, con scambio di fogli con nomi e numeri, e dopo aver sentito il capogruppo Rosato, fissava a fine giornata tra i 18 e i 20 i possibili separatisti, e in una decina a palazzo Madama. L'annuncio dovrebbe essere dato verso venerdì, a fiducia sul Milleproroghe votata, prima no, altrimenti il nuovo gruppo con Scotto esordirebbe già con spaccatura, visto che gli ex Sel la fiducia al governo non intendono votarla. Non è in bilico, anzi ha annunciato che seguirà Bersani, Vasco Errani: «Lascio il Pd». Errani rimane comunque commissario straordinario al terremoto.
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Il discorso del segretario dimissionario
Il Mattino