Oggi l'addio. Ultimo abbraccio dei genitori al piccolo Charlie Gard. I medici infatti staccheranno oggi la spina del macchinario che tiene in vita il bambino di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ad annunciarlo sono stati ieri i genitori Connie e Chris, che hanno perso il ricorso presentato alla Corte europea dei diritti dell'Uomo, respinto il 26 giugno scorso: "Abbiamo il cuore completamente spezzato - hanno infatti scritto sulla pagina Facebook #Charliesfight -. Trascorriamo le ultime ore con il nostro bambino. Non ci è permesso di scegliere se nostro figlio vivrà e non ci è permesso di scegliere quando e dove Charlie morirà. Charlie - concludono - morirà sapendo che è stato amato da migliaia di persone, grazie per il vostro sostegno".
I genitori del piccolo Charlie - al quale è stata diagnosticata la sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, una patologia che causa un progressivo e inesorabile indebolimento muscolare - si erano appellati alla Corte europea nel tentativo di ostacolare la decisione di staccare il supporto vitale presa dai medici dell'ospedale pediatrico 'Great Ormond Street Hospital', dove il piccolo è ricoverato. I coniugi Gard avevano inoltre avviato con successo una raccolta fondi per il trasferimento del piccolo negli Usa, paese nel quale un medico si era reso disponibile a prendere in cura il bimbo e sottoporlo a una terapia sperimentale.
Tuttavia, secondo la Corte europea qualunque ulteriore trattamento avrebbe danneggiato Charlie, sottoponendolo a "dolore continuo, sofferenza e stress" senza produrre alcun beneficio. Da qui la decisione di porre fine alla vita del piccolo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino