Un volo di oltre 35 metri al termine di una corsa a tutta velocità e un giallo ancora non rivelato fino in fondo. Questo il contesto principale del tragico incidente...
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L'incidente è avvenuto a poche decine di metri dall'abitazione dove vivevano gli stranieri. Ancora non è chiaro il motivo per il quale l'auto viaggiasse a velocità così sostenuta al punto da sbandare subito dopo una curva e sfondare il parapetto del ponte, fatto di pioli di cemento armato e ferro, senza neppure accennare a una frenata.
I vetri del veicolo, intestato a un quarto romeno, erano sfondati. I carabinieri, che aiutano la polizia municipale nelle indagini per ricostruire la dinamica del sinistro, conoscevano le vittime: sono tutti pregiudicati per furti ma escludono che nella macchina vi fossero tracce di reati commessi poco prima, un'ipotesi che è stata presa in considerazione. I familiari degli stranieri ieri sera avevano denunciato il loro mancato ritorno a casa ma pare che non si siano accorti fino a stamani dell'incidente: l'allarme è scattato infatti poco prima delle 10 quando una pattuglia della polizia locale ha notato il parapetto del ponte sfondato e l'auto inabissata nel fiume. Le operazioni di recupero da parte dei vigili del fuoco, anche con l'ausilio dei sommozzatori, sono state piuttosto complesse e si sono protratte fino al tardo pomeriggio. L'impossibilità, per ragioni di staticità del ponte, di impiegare un'autogru per recuperare il veicolo ha costretto i soccorritori a usare verricelli e palloni pneumatici per riportarlo in linea di galleggiamento. Le ricerche del disperso sono proseguite ore, se sono state sospese solo quando è sopraggiunta l'oscurità.
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Il Mattino