«Sono contrario all'abbattimento di monumenti, ma l'abrasione della scritta è una cosa che è stata fatta in Italia in tanti posti. L'abrasione...
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Il giro di vite contro la propaganda fascista e nazista è quanto prevede la proposta di legge che in aula alla Camera nel primo giorno di attività dopo la pausa estiva per il voto finale prima del passaggio al Senato. La legge prevede l'introduzione dell'articolo 293-bis del codice penale che punisce "chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco".
Su Predappio, il cui sindaco ha proposto di realizzare un museo della storia del fascismo, Fiano ha poi spiegato: «Accoglierei la proposta del sindaco di Predappio che, al posto di quei negozi, ha proposto l'istituzione di un museo storico anche in quella città che ovviamente ha un legame con la figura di Mussolini, un museo di spiegazione di cosa è stato il fascismo, di tutto il percorso della sua storia, di ciò che ha prodotto, causato, di ciò di cui è colpevole. In Germania ci sono esempi di musei legati alla storia del nazismo che insegnano alle nuove generazioni o anche a quelle vecchie esattamente tutto quello che è successo. Raccontare, spiegare anche introdursi nelle contraddizioni di un pezzo di storia è giusto senza infingimenti».
Diversa invece la posizione di Fabrizio Cicchitto, deputato di Ap e presidente della commissione Esteri della Camera.i «Condivido la valutazione positiva che Fiano dà della proposta del sindaco di Predappio di fare in quel paese un museo della storia del fascismo, un regime totalitario che ha anche fatto le leggi razziali del '38 con le conseguenze tragiche che abbiamo visto e che ha governato l'Italia per 20 anni, per cui è giusta la memoria storica di quel periodo. Non condivido invece l'ipotesi di togliere la scritta «Mussolini Dux« dall'obelisco del Foro Italico: queste sono operazioni che sono genuine se avvengono nel fuoco degli avvenimenti non a tanti anni di distanza. «Mussolini Dux» non turba, offende e neanche esalta nessuno». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino