Le «insistenze» di Roberto Maroni per ottenere che Expo si «accollasse le spese» della trasferta a Tokyo di Maria Grazia Paturzo, la temporary manager...
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«Sono tranquillo - ha detto Maroni -. Le accuse formulate contro di me oggi dal pm Fusco sono ridicole, totalmente prive di riscontri in fatto o in diritto e sono già state giudicate infondate dalla Corte di Appello di Milano, che ha assolto per gli stessi fatti Christian Malangone», ex dg di Expo. Una sentenza questa che il pubblico ministero ha "bocciato", ritenendo invece che quella dell'allora numero uno della Regione fosse «una pressione, una induzione indebita» e non una «sollecitazione» per strappare, dopo un primo no di Giuseppe Sala, al suo bracco destro Malangone la «promessa» di un via libera alle spese del viaggio a Tokyo per Paturzo la quale poi "scomparve" quando Maroni cambiò programma e scelse una nuova destinazione: Berna.
E sono "tutte balle" le spiegazioni date dall'ex Presidente e dalle difese per cui la rinuncia alla missione in Giappone sarebbe stata dettata dall'"incongruenza" del programma con la sua agenda. Per il Fusco, il motivo sarebbe stato il "malessere" di Isabella Votino, la sua portavoce, che non vedeva di buon occhio la Paturzo. Il pm oltre a dire che Paturzo sarebbe stata assunta per via di una "raccomandazione" di Maroni "accettata" da Sala ( anche se poi il suo ruolo in Expo sarebbe stato "tendente all'insignificante, praticamente zero"), ha puntato il dito anche contro il contratto con Eupolis di Mara Carluccio, anche lei Wsponsorizzata" dall' ormai ex inquilino del Pirellone. E tutto ciò per concludere che le due donne, "in tutta questa storia non si sono mai mosse e sono rimaste sempre a Roma, in piazza del Gesù", dove ha sede un distaccamento di Regione Lombardia, "andando in ufficio quando volevano". "Questo credo sia una grande anomalia - ha sottolineato facendo notare che tutta la vicenda si è svolta nel settore pubblico - così come l'eccessiva rapidità nelle procedure di assunzione per entrambe".
Fusco ha chiuso il suo intervento chiedendo la trasmissione degli atti in procura per falsa testimonianza per Paturzo, Votino e per la sua amica l'avvocato Cristina Rossello, neo eletta a Montecitorio nelle file di Forza Italia perché hanno negato al Tribunale la relazione sentimentale "inconfutabile", tra Maroni e la Paturzo, che se solo fosse stata "ammessa avrebbe rafforzato l'assunto accusatorio". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino