Sfiorano i 2 milioni i sostenitori del Pd che hanno votato alle primarie, secondo gli ultimi dati provvisori. Una cifra inferiore ai 2,8 milioni del 2013 - come sottolineano i...
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Il 16 ottobre 2005 ai gazebo si recarono a votare 4.311.149 di cittadini che incoronarono Romano Prodi candidato premier per le elezioni politiche dell'anno successivo: il Professore si impose con il 74,17% su Fausto Bertinotti, Clemente Mastella, Antonio Di Pietro e Alfonso Pecoraro Scanio. Dopo due anni, il 14 ottobre 2007, le primarie furono l'atto di nascita del Pd, coronato da una affluenza di 3.554.169 persone. Il primo segretario Dem fu Walter Veltroni che, con il 75,82%, si impose su Rosy Bindi ed Enrico Letta. Ma Veltroni si dimise dopo solo un anno e mezzo, logorato dall'opposizione interna di Massimo D'Alema.
Dopo la reggenza di Dario Franceschini, furono convocate nuove primarie, il 25 ottobre 2009. I votanti scesero a 3.102.700, con Pier Luigi Bersani eletto nuovo segretario grazie al 55,1%, davanti a Dario Franceschini e Ignazio Marino. Primarie di coalizione, per scegliere il candidato premier, furono convocate il 25 novembre 2012, alla vigilia delle elezioni politiche. I 3.110.210 votanti non risolsero la partita perché nessuno dei candidati (Bersani, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Laura Puppato e Bruno Tabacci) superò il 50%. Al secondo turno, svoltosi il 2 dicembre, ai gazebo si presentarono in 2.802.382 che sancirono la vittoria di Bersani (60,9%) su Renzi (39,1%). Ma la «non vittoria» di Bersani alle elezioni del 25 febbraio 2013 e il fallimento della nascita di un governo a sua guida, provocarono le dimissioni.
L'8 dicembre successivo i votanti furono 2.814.881 - quindi stabili - con il trionfo di Renzi: per lui il 67,55%, contro il 18,21% di Gianni Cuperlo e il 14,24$ di Pippo Civati.
Il Mattino