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Tre arresti nell'inchiesta della Procura di Milano per presunte mazzette su protesi e apparecchi dentali, i cui costi maggiorati pesavano sui pazienti. Stamane i finanzieri del Comando Provinciale di Milano, coordinati dal pm Paolo Storari stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di 3 persone accusate di corruzione per atti contrati ai doveri d'ufficio. Nell'indagine, che nei mesi scorsi ha già portato altre cinque persone ai domiciliari, tra cui due medici e il legale rappresentante di una società leader nel settore dell'odontotecnica, sono indagate 11 persone.
Il provvedimento degli arresti domiciliari è stato firmato dal gip di Milano Cristian Mariani e riguarda ancora una volta Roberta Miccichè, l'ex legale rappresentante di Wisil Latoor (già ai domiciliari), società leader del settore e commissariata dallo scorso giugno, un dipendente e Stefano Ferrari Parabita, medico odontoiatra di Brescia che lavora presso la sede di Monza della Smart Dental Clinic (Gruppo San Donato) clinica convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale.
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Sono stati ritrovati all'interno di un mappamondo nella sede della Wisil Latoor, la società leader nel settore dell'odontotecnica, 3.800 euro in contanti, soldi, si ipotizza, da destinare al pagamento di mazzette. L'indagine è coordinata dal pm Paolo Storari e condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf. Oltre ai 3 arresti le fiamme gialle stanno effettuando perquisizioni nelle province di Milano e Brescia.
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