Il disagio sociale di giovani e adolescenti, ma anche le tensioni e i conflitti di chi abita le «periferie esistenziali» e si sente emarginato dalla società....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si conferma l’appuntamento con «Studi aperti», che per otto anni è stata riproposta in Campania durante la Settimana del benessere psicologico e che, in questo caso, verrà anticipata di un mese perché è stata scelta dal Consiglio nazionale e proposta in tutta Italia per celebrare la Giornata della psicologia. Dal oggi al 15 ottobre i professionisti che aderiranno offriranno all’utenza una prima consulenza gratuita e potranno organizzare all’interno degli studi eventi e iniziative per l’utenza.
Domani, martedì 10 ottobre, a partire dalle 9,30, nella sede della Camera di commercio di Napoli è in programma un momento di dibattito e confronto aperto ai cittadini, durante il quale i professionisti impegnati nei vari ambiti d’intervento porteranno le proprie testimonianze. Nel corso dell’evento saranno presentati i dati della ricerca «Psicologi campani…al lavoro!», finanziata dall’Ordine campano con l’obiettivo di conoscere nel dettaglio la situazione attuale degli iscritti e programmare così azioni condivise di politica professionale per raggiungere un miglior livello occupazionale e una maggiore soddisfazione professionale. È la prima volta che un Ordine campano promuove uno studio di questo tipo, che grazie al lavoro di due psicologhe e docenti dell’università Federico II, Caterina Arcidiacono e Teresa Tuozzi, accende i riflettori sull’area grigia di transizione tra lo studio e il lavoro.
«Celebriamo questa seconda Giornata nazionale della psicologia – dice la presidente dell’Ordine campano, Antonella Bozzaotra –riflettendo sulla nostra professione e sul nostro essere psicologhe e psicologi in un tempo di migrazioni, di profonde trasformazioni, di ricerca di minimalismi. Lo facciamo con il metodo della ricerca e dello studio sui fenomeni, propri della nostra disciplina». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino