Putin, ospedali sotterranei e coscrizione anche per le donne: lo Zar si prepara alla guerra con la Nato?

Putin, ospedali sotterranei e coscrizione anche per le donne: lo Zar si prepara alla guerra con la Nato?
Ospedali sotterranei in diverse città russe e coscrizione anche per le donne. Dietro almeno due nuove mosse di Vladimir Putin gli analisti internazionali leggono l'intenzione di...

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Ospedali sotterranei in diverse città russe e coscrizione anche per le donne. Dietro almeno due nuove mosse di Vladimir Putin gli analisti internazionali leggono l'intenzione di imprimere un'accelerazione nel conflitto in Ucraina

 

Putin, la guerra nascosta: dal gasdotto del Baltico ai cavi sottomarini francesi, le infrastrutture nel mirino

 

OSPEDALI SOTTERRANEI E COSCRIZIONE PER LE DONNE

E resta sempre alta l'attenzione sulla diga di Kakhovka in Ucraina che secondo varie fonti di intelligence sarebbe nel mirino dei russi - con tutte le conseguenze immaginabili dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico - e il cui eventuale attacco potrebbe scatenare una reazione della Nato.

 

 

LE STRUTTURE SANITARIE

Secondo quanto rivelato dal Daily Mirror gli scantinati e i bunker in diverse città russe sarebbero stati convertiti in strutture sanitarie di emergenza per i civili. E in più fonti affermano anche che la camera bassa legislativa russa, la Duma, vuole aumentare la coscrizione da pochi mesi a due anni - e includere le donne nella mobilitazione.

 

LE CONSEGUENZE

Un'importante fonte di sicurezza europea - citata dal Mirror - ha sottolineato: «Non si parla più di un'escalation per quanto riguarda gli attacchi nucleari, ma di mosse che potrebbero avvicinarsi alla "soglia" per innescare una reazione della Nato. In particolare per quanto riguarda la diga. E se l'Occidente reagisce, ciò potrebbe significare uno scontro militare con la Russia e una seria escalation. In caso contrario la Russia continuerà a sollecitare e sondare una possibile reazione e poi, si spera, a diminuire l'escalation. In caso contrario, è una guerra totale».

 

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Il Mattino