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Saranno elezioni inedite quelle per il Presidente della Repubblica. Colpa del Covid, che costringe il Quirinale ad adattarsi alle esigenze sanitarie e ai contagi che hanno colpito anche diversi grandi elettori. Addio agli storici catafalchi installati a pochi passi dai banchi della presidenza, arrivederci ai capannelli di politici intenti a scambiarsi indiscrezioni dell'ultimo minuto. E addio, forse, alla conta dei voti grazie alla lettura delle schede al termine delle operazioni di voto. Sono tempi di Covid, di restrizioni, e dunque anche la liturgia del voto in seduta comune per l'elezione del Presidente della Repubblica deve adeguarsi ai tempi moderni.
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Come avverrà il voto
I ritocchi a cui è stato sottoposto il palazzo in questi giorni, dettati anche dal rispetto dei vincoli imposti dalle regole sanitarie anti Covid, saranno subito evidenti per chi entrerà dall'ingresso principale su piazza Montecitorio: nel cortile interno, dove nel 2015 vennero allestite le postazioni per tv e radio, è stata montata un'ampia struttura coperta, completamente trasparente, illuminata e riscaldata, che farà da appendice al Transatlantico, che verrà riaperto anche ai giornalisti. Subito dopo le feste di Fine Anno, con il riacutizzarsi dei contagi dovuti alla variante Omicron, per garantire le regole di sicurezza sanitaria, il Transatlantico era tornato a essere un'estensione dell'aula con circa 200 postazioni per i deputati. Una volta liberato, il Transatlantico oltre a essere accessibile, servirà a agevolare l'ingresso e il deflusso dall'Aula. Con il ripristino della piena funzionalità del Transatlantico sarà riaperta anche la buvette.
Il governo farà una leggina che gli consentirà l'arrivo a Roma, i parlamentari e i delegati regionali positivi al Covid, voteranno all'aperto nel parcheggio della Camera in via della Missione, dove sarà allestita un'apposita struttura che permetta la «sicurezza, la segretezza e la contestualità del voto». Nell'area voto esterna, individuata nel parcheggio, ci sarebbero due segretari d'aula e vari funzionari della Camera, per assicurare il rispetto delle norme regolamentari.
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Positivi dopo il voto a casa o in Covid hotel
I grandi elettori positivi al Covid potranno uscire dall'isolamento soltanto per votare e dunque dovranno indicare una casa a Roma o un Covid hotel dove tornare in quarantena dopo ogni scrutinio.
Super Green pass e mascherina
Per tutti gli altri, invece, la prima novità sarà per l'accesso al palazzo di Montecitorio: necessario il super green pass. Nessuna deroga. Cambiano anche le modalità di voto all'interno dell'emiciclo. Partendo dal presupposto che per accedere all'aula sarà necessaria la mascherina Ffp2 ed il controllo della temperatura, i 1009 grandi elettori voteranno in ordine alfabetico in gruppi di 50 stabiliti secondo un preciso calendario orario. Il voto, come detto, non avverrà più nei «catafalchi» da sempre fra i simboli della seduta comune. Saranno sostituite da cabine più grandi e capaci di garantire meglio la sicurezza sanitaria. Infine, al momento dello spoglio dei voti, sarà consentito l'accesso all'Aula ad un massimo di 200 parlamentari indicati dai gruppi di appartenenza.
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Il Mattino