Il compagno di scuola le tira il reggiseno e glielo spezza: la studentessa si vendica così

Il compagno di scuola le tira il reggiseno e glielo spezza: la studentessa si vendica così
Le regole a scuola sono fondamentali: ci insegnano, sin dalla tenera età, a vivere correttamente nella società. Se però chi dovrebbe far rispettare le regole, lo fa in maniera...

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Le regole a scuola sono fondamentali: ci insegnano, sin dalla tenera età, a vivere correttamente nella società. Se però chi dovrebbe far rispettare le regole, lo fa in maniera bizzarra per non dire completamente sbagliata, cosa devono fare le famiglie?




È quello che si chiede una madre, che ha raccontato la sua vicenda a Not Always Learning. La donna ha una figlia appena adolescente che frequenta una scuola cattolica in Gran Bretagna e ha raccontato di aver ricevuto una chiamata all'ospedale dove lavora come infermiera proprio dall'istituto: «Venga immediatamente qui, sua figlia ha picchiato un suo compagno di scuola».



La donna, però, non è riuscita ad arrivare a scuola prima di un'ora, dal momento che stava curando un bambino picchiato a sangue dalla madre e doveva deporre alla polizia giunta all'ospedale. Una volta giunta nell'ufficio della presidenza, ha trovato la figlia insieme a un ragazzino che perdeva sangue dal naso, i genitori del piccolo, l'insegnante e il dirigente scolastico. «Molto gentile da parte sua presentarsi solo dopo tutto questo tempo», il commento sarcastico dei responsabili della scuola all'arrivo della donna.



Poco dopo, l'agghiacciante scoperta: la ragazzina aveva rifilato due pugni sul naso al compagno perché quest'ultimo l'aveva importunata tirandole più volte il reggiseno, fino a romperlo. L'insegnante dei due, a cui la ragazzina si era rivolta in un primo momento, le aveva detto semplicemente di ignorarlo. La figlia, agli occhi della madre, era stata oggetto di molestie sessuali. Dello stesso avviso, però, non erano i vertici della scuola e i genitori del ragazzo picchiato, e questo ha mandato la donna su tutte le furie.



«Venga qui e si faccia toccare sotto i pantaloni» - così la donna si è rivolta all'insegnante 'reo' di non aver protetto sua figlia, che ovviamente è rimasto sbigottito - «Le sembra inopportuno? Allora vada a tirare il reggiseno della mamma del ragazzo o della preside. O il mio. Pensa davvero che sia divertente solo perché sono ragazzini? Mia figlia ha solo cercato di difendersi da uno più alto e più grosso di lei».



Dopo la sfuriata, più che comprensibile, la donna ha portato a casa la figlia, non prima però di aggiungere: «Spero che una cosa del genere non accada mai più, non solo a mia figlia, ma a qualsiasi altra ragazzina della scuola. Sono certa che sarà così, perché lo farò sapere ai vertici dell'istruzione. E se tu (indicando il ragazzino) provi a toccare di nuovo mia figlia, ti farò arrestare per molestie sessuali». Dopo le proteste ai massimi vertici dell'istruzione e della Chiesa cattolica britannica, che si sono dissociate dal comportamento della scuola, la ragazza è stata spostata in un'altra classe dove non avrà più come insegnante l'uomo che non ha punito le molestie. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino