Le scuse sono arrivate questa mattina presto: sulla sua pagina ufficiale Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ragguagliava i romani degli interventi tempestivi compiuti in...
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Sulle strade sono caduti (inesorabilmente) anche tronchi e rami con seri problemi alla viabilità che questa mattina è andata in tilt in diverse zone di Roma. I primi a scagliarsi contro la Raggi sono stati i consiglieri capitolini del Partito democratico. Per tutti, il post su Twitter della consigliera Ilaria Piccolo: «Acquazzone a #Roma? Disservizi? La soluzione di #Raggi? Scuse preventive. Previsioni meteo allertano: in arrivo forti #piogge. Il minimo delle azioni da attivare pulizia caditoie e spazzatura #strade. Che fa invece la Raggi? Attiva immediate scuse preventive!». A seguire, il capogruppo in aula Giulio Cesare di FdI, Andrea De Priamo, ha annunciato un'interrogazione per capire lo stato dei lavori sulla pulizia dei tombini e delle caditoie: «Nemmeno due mesi fa - spiega De Priamo - la città è andata sott'acqua per via di un acquazzone di fine estate e in quell'occasione abbiamo sollecitato la Giunta 5 Stelle a provvedere alle operazioni di svuotamento dei chiusini, anche in vista dell'imminente periodo delle piogge. Visti i grandi disagi sul territorio, dal centro alle periferie, è legittimo il sospetto che quei lavori non siano stai effettuati».
La sindaca già nella tarda serata di domenica ha aperto il Centro operativo comunale (Coc) per seguire e gestire gli interventi da compiere in città. Solo i vigili del fuoco hanno compiuto fino al primo pomeriggio di oggi più di 120 interventi e molti sono quelli ancora da svolgere. Persino il governo è intervenuto sulla questione con il vicepremier e leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, che annuncia: «Maggiori poteri straordinari alla Capitale». «Il maltempo? - prosegue Di Maio - E' stato un evento eccezionale, oggi si paga lo scotto di servizi ridotti in macerie e che un pò alla volta si stanno rimettendo in piedi».
Intanto le prime stime parlano di danni a 5 zeri, tra negozi, pubblici uffici, scuole allagate o ricoperte dal fango. Proprio sul fronte scolastico oggi sono rimasti chiusi diversi istituti in periferia. Dal plesso Valente, nell'omonima via, al plesso Marco Polo di Centocelle: aule invase dalle acque e dal fango. Che dovranno ora essere ripulite e bonificate.
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Il Mattino