Si va verso l'accordo. Anche se manca ancora un dettaglio importante sul numero dei navigator: Luigi Di Maio ne vuole 4.500, le Regioni non vogliono superare i 3.000....
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Ieri Di Maio, incontrando gli assessori al Lavoro, ha proposto di portare da 6.000 a 4.500 i navigator da far reclutare all'Anpal, promettendo alle Regioni di dare loro compiti molto limitati rispetto al previsto - faranno soltanto assistenza tecnica nei Cpi, senza entrare nell'ambito delle politiche attive - e di velocizzare le procedure dei concorsi per fare assumere ai governatori i nuovi 4.000 addetti per i centri dell'impiego previsti in manovra. «Diversamente non si può fare - ha spiegato il ministro del Lavoro - dovete accettare queste figure, visto lo tsunami che vi sta per arrivare addosso». Sempre Di Maio ha annunciato che tra 2 anni le figure reclutate da Anpal potranno partecipare con una corsia privilegiata a un maxiconcorso, destinato ad aumentare il personale delle Regioni. Un piano soltanto in parte accettato dagli enti. Negli emendamenti proposti al governo viene chiesto di portare a 3.000 le assunzioni dei navigator da parte da parte di Anpal, che ha già lanciato un concorso ad hoc. Ma parallelamente il governo deve impegnarsi a utilizzare la metà delle risorse previste dal decretone per i nuovi assunti - cioè circa 250 milioni di euro - per finanziare le politiche attive sempre in capo alle Regioni. I governatori hanno poi, da un lato, imposto che i navigator non si occupino direttamente dell'assistenza ai disoccupati iscritti ai centri per l'impiego, e dall'altro hanno preteso che l'esecutivo finanzi anche la stabilizzazione dei 1.600 addetti presi due anni fa, quando è stato lanciato il Rei.
La Campania ha ottenuto che il ministero del Lavoro debba stringere una convenzione con ogni singolo ente. Nella trattativa manca ancora un pezzo importante: la ripartizione dei fondi destinati dal decretone alle Regioni per il potenziamento dei Cpi, come detto sono 460 milioni di euro, e le deroghe agli enti indebitati per poter aumentare la loro pianta organica. Intanto Poste ha comunicato che sono 141.109 le domande del reddito di cittadinanza finora pervenute. La maggioranza è pervenuta da Campania (18.832), Lombardia (18.616), Sicilia (15.994), Lazio (13.367) e Piemonte (13.056). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino