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Città del Vaticano – La Regina Elisabetta, la più longeva monarca della storia britannica morta all'età di 96 anni, ha incontrato e conosciuto ben cinque papi, a cominciare da Pio XII, nel 1951, a pochi anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Lei non ancora regina ma principessa Elizabeth Alexandra Mary Windsor e lui, il pontefice che diede aiuto agli Alleati cercando di salvare Roma dalla furia dei nazisti che l'avevano occupata. Elisabetta divenne regina il 6 febbraio 1952 da allora in poi ed ebbe in Vaticano cinque incontri importanti in qualità di capo della Chiesa anglicana, per un totale di sette incontri, di cui cinque nel Palazzo Apostolico rigidamente organizzati da un protocollo ferreo.
Elisabetta e i cinque Papi
Nel 1961 ebbe un lungo colloquio con Giovanni XXIII e sullo sfondo si muovevano le novità del Vaticano II. Giovanni Paolo II lo incontrò tre volte, la prima nel 1980 in Vaticano, la seconda a Buckingham Palace, Londra, e nel 2000, per festeggiare il Giubileo sempre in Vaticano. Benedetto XVI nel 2010 ebbe un colloquio con lei a Balmoral, in Scozia nel castello dove è scomparsa e dove amava trascorrere le vacanze, spesso andando a caccia o a cavallo, la sua grande passione.
Il Vaticano
In Vaticano la ricordano con rispetto e affetto, e qualcuno sottolinea addolorato che è scomparsa nel giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la natività della Beata Vergine Maria. I vescovi cattolici inglesi, per il tramite del cardinale Vincent Nichols hanno scritto un comunicato carico di pathos, affermando di avere il cuore rotto per questa notizia, ricordando l'ammirazione per la sovrana. Una perdita enorme.
La Regina era anche capo secolare della Chiesa anglicana, benchè in Inghilterra esista una rigida separazione tra l’esercizio del potere spirituale e quello secolare. Di fatto la regina non aveva competenza sulle cose spirituali ma soltanto nel rendere operanti le leggi senza interferire negli interessi della Chiesa inglese né partecipare alle loro discussioni. Come rappresentante secolare nominva su proposta del capo del governo, i vescovi e gli arcivescovi. Inoltre ha concesso quello che si chiama il “royal assent”, il suo consenso alle decisioni della Chiesa, approvate o da approvare dal Parlamento.
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Il Mattino