«Speranza è segretario del partito che si è scisso da noi a marzo. Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno, l'aspetto positivo. Se è...
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«Volete fare Visco? Fatelo. Ma il giudizio su ciò che è accaduto deve essere laico» ha proseguito Renzi. «Io rivendico il fatto che ha a fronte di una mozione M5s, il Pd ha fatto una mozione, al governo non piaceva e l'abbiamo cambiata - ha spiegato il segretario del Pd-. Si parla di incredibile e surreale atto di ribellione perchè si è fatta una mozione? Ma cosa c'è di incredibile su una mozione che non si impiccia in quello che deve fare il presidente del Consiglio?».
«Gentiloni ed io l'abbiamo saputo più o meno nello stesso momento» della mozione Pd su Bankitalia. «L'ha preparata il gruppo Pd» ha detto l'ex premier. «È evidente che il governo sapesse il contenuto della mozione al punto che su alcuni passaggi, come la discontinuità, non era d'accordo, Gentiloni mi ha chiamato e l'abbiamo cambiata», sottolinea. «Che ci fosse una mozione era noto a tutti, che il contenuto fosse troppo duro me l'ha detto Gentiloni per chiedermi di cambiarlo. Io ero in treno...».
Sulla fiducia al Senato sul Rosatellum «deciderà il presidente del Consiglio, tocca ai gruppi parlamentari e al presidente del Consiglio. Io sono rispettoso delle regole».
«Non ho scheletri nell'armadio. Se ci fosse stato un favoritismo verso Banca Etruria avreste ragione ma anche basta prendermi le accuse sulle banche. Neanche un bambino crede che il problema fosse Banca Etruria: è mistificatorio che il problema fosse una banchetta di Arezzo. Vogliamo vedere che è successo nella sorveglianza, cosa è successo sulle banche pugliesi?» ha detto ancora Renzi.
Ma come giudica le critiche ricevute da Prodi, Veltroni, Napolitano? «Rispetto molto le critiche delle persone che hanno più esperienza.
Il Mattino