Un premio per la Rete Oncologica Campana: vince la ricercatrice del Pascale

Un premio per la Rete Oncologica Campana: vince la ricercatrice del Pascale
Quarant’anni, cilentana, ricercatrice del Pascale, da un anno si dedica prevalentemente a trovare il modo per rendere la vita dei pazienti oncologici meno dura quando...

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Quarant’anni, cilentana, ricercatrice del Pascale, da un anno si dedica prevalentemente a trovare il modo per rendere la vita dei pazienti oncologici meno dura quando vengono dimessi dall’ospedale. Una mission per Marilena Di Napoli che ha trovato il giusto riconoscimento nel Congresso Aiom, a Roma, dove le è stato assegnato il premio Molteni per la sezione terapie del dolore e cure palliative. Un riconoscimento che premia la Rete Oncologica Campana, con cui Marilena collabora al fianco di Pignata, oncologo dell’Istituto dei tumori di Napoli e coordinatore scientifico della Rete.  


Oggetto del progetto premiato: l’assistenza sul territorio nel momento della dimissione dall’ospedale. Grazie alla Rete  i bisogni del paziente a casa vengono direttamente indirizzati ai team di assistenza domiciliare presenti nelle Asl che gestiscono in modo informatico la transizione. Tale percorso è iniziato un anno fa in modo sperimentale con la Asl Napoli 1 e ora è disponibile anche per la Asl Napoli 3 e  l’Asl di Caserta. «Sono felice per questo riconoscimento – dice Marilena – perché vuol dire che il progetto, al quale non solo io ma la Rete ha creduto, è molto apprezzato dai pazienti che lo hanno testato e quindi semplifica la vita agli ammalati  e alle loro famiglie».

«Abbiamo incontrato grandi professionalità nelle tre Asl coinvolte - sottolinea Sandro Pignata - Il nostro obiettivo è stato di connettere queste professionalità del territorio alle strutture oncologiche nel segno della presa in carico totale dei pazienti e della continuità di cura. Questo riconoscimento è la prova che abbiamo lavorato bene».

Per il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi: «La Rete Oncologica Campana continua il suo percorso di riorganizzazione dell’oncologia regionale nel segno della concretezza con progetti che come questo incidono positivamente sulle cure dei pazienti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino