Inferno sulla Salaria, il racconto dei feriti: «Investiti dalla seconda esplosione»

I soccorsi dopo la seconda esplosione (Foto Meloccaro)
RIETI - Sono di Borgo Quinzio (frazione di Fara Sabina), due delle 19 persone rimaste ferite nell’esplosione dell’autocisterna di Gpl, andata in fiamme nel...

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RIETI - Sono di Borgo Quinzio (frazione di Fara Sabina), due delle 19 persone rimaste ferite nell’esplosione dell’autocisterna di Gpl, andata in fiamme nel distributore Ip, al chilometro 38 e 900 della via Salaria, tra Borgo Santa Maria (Roma) e Borgo Quinzio (Rieti). Si chiamano Marcello Del Re e Agostino Miniucchi entrambi residenti nella frazione di Borgo Quinzio. Al momento della seconda esplosione si trovavano lungo la Salaria Vecchia e sono stati investiti dall’onda meccanica generata dall’esplosione e dal calore generato dalla combustione del Gpl.


Salaria, il video dopo l'esplosione: «Non potete capire cosa sta succedendo»

Il Messaggero è riuscito a raggiungere telefonicamente Marcello Del Re, attualmente ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Eugenio insieme a Agostino Miniucchi, l’altro giovane ustionato. Entrambi hanno riportato scottature su diverse parti del corpo, specie sulle mani, ma sono fuori pericolo.


«Sono in stanza con Agostino – ha confermato Marcello Del Re - adesso abbiamo il turno delle medicazioni». Nella serata di ieri era riuscito a contattare familiari e conoscenti di entrambi per rassicurare sullo stato di salute suo e di Agostino. «Lui non ha il telefono con sé e siamo riusciti a sentirlo tramite l’altro ragazzo di Borgo Quinzio che è in stanza con lui – ha confermato Cristina Miniucchi, sorella di Agostino – Ci hanno rassicurato, ci hanno detto che sono fuori pericolo. È rimasto sempre vigile, parla. Ma le notizie che abbiamo sono ancora superficiali, comunque. Ieri sera lui è stato portato al Sant’Eugenio ed è stato messo in terapia intensiva per evitare infenzioni. Ha riportato ustioni sul corpo e sulle mani. Il primario ci ha detto di aspettare la notte, per vedere come andava e stamattina ci avrebbero dato notizie. Vediamo cosa ci dicono i dottori. Da quanto siamo riusciti a capire finora, visto che la casa dei miei genitori è di fronte al distributore sulla Salaria Vecchia, dopo la prima esplosione sono usciti fuori per vedere cosa fosse accaduto, ma sono stati investiti dall’onda di calore della seconda esplosione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino