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VITTORIO VENETO - Vede l’auto per l’ennesima svolta sfrecciare in via Rindola Bassa (a Vittorio Veneto), intima all’automobilista di rallentare, ma finisce per essere preso a sassate. Rissa nel tardo pomeriggio di lunedì. Due residenti, padre e figlio, sono finiti in ospedale. «La nostra città sta diventando un Far West?» si chiedono i cittadini che abitano nella via, che si trova a poca distanza da piazza Sant’Andrea.
LA TESTIMONIANZA
«Verso le 18 -ripercorre l’uomo, poi finito in ospedale insieme al figlio- mi trovavo in giardino. Stavo chiacchierando con dei vicini». All’improvviso, si è avvertito il rumore della potente Audi che stava scendendo da via Rindola Bassa. Un’auto che da settimane - come testimoniano i residenti - transita ad alta velocità, tanto che qualche giorno prima un ragazzino in bicicletta ha rischiato di essere investito. «Mi sono sporto dal cancello di casa per dirgli di andare piano - prosegue l’uomo - Dopo esser passati a folle velocità, sono tornati indietro. In auto c’erano due uomini. Sono scesi e ci hanno sfidato a parole. Sono volati gli insulti».
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Poi dalle parole si è passati alle mani.
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LE PROTESTE «Qui -testimonia un’altra persona- c’è un continuo via vai di ragazzi, di giorno e di notte, probabilmente c’è anche chi spaccia nella zona della chiesetta della Madonna della Tosse. Passano varie auto, come questa di grossa cilindrata, e fanno corse lungo il breve rettilineo di via Rindola Bassa che sovrasta il traforo di Santa Augusta». Chi li ha visti assicura che non è gente del posto. «Siamo stanchi di questi personaggi arroganti, prepotenti, senza rispetto per gli altri. Sono aggressivi, sfidano chi tenta di farli ragionare, tanto non hanno nulla da perdere, le forze dell’ordine non possono fare più di tanto e loro lo sanno fin troppo bene. E di questo chi dobbiamo ringraziare? Chi è più vicino ai peggiori e troppo poco a difesa delle persone per bene! A tutte queste persone vorrei dire di cominciare a guardare bene in faccia la realtà, ad alzarsi dalle loro comode poltrone e a uscire a toccare con mano la situazione che si sta facendo sempre più seria. Non serve andare tanto lontano, nelle grandi città, basta uscire nelle strade dei propri quartieri. All’amministrazione chiedo più considerazione per la nostra sicurezza, più controlli sul territorio, più pressione a livelli più alti: non ci meritiamo tutto questo» lo sfogo di una residente.
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