«Correte troppo, dovete rallentare»: due energumeni scendono dall'auto e prendono a sassate padre e figlio

Paura a Vittorio Veneto, i due entrambi in ospedale

«Correte troppo, dovete rallentare»: due energumeni scendono dall'auto e prendono a sassate padre e figlio
​«Correte troppo, dovete rallentare»: due energumeni scendono dall'auto e prendono a sassate padre e figlio
di Claudia Borsoi
Mercoledì 19 Aprile 2023, 07:25 - Ultimo agg. 20 Aprile, 09:03
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VITTORIO VENETO - Vede l’auto per l’ennesima svolta sfrecciare in via Rindola Bassa (a Vittorio Veneto), intima all’automobilista di rallentare, ma finisce per essere preso a sassate. Rissa nel tardo pomeriggio di lunedì. Due residenti, padre e figlio, sono finiti in ospedale. «La nostra città sta diventando un Far West?» si chiedono i cittadini che abitano nella via, che si trova a poca distanza da piazza Sant’Andrea.

LA TESTIMONIANZA

«Verso le 18 -ripercorre l’uomo, poi finito in ospedale insieme al figlio- mi trovavo in giardino.

Stavo chiacchierando con dei vicini». All’improvviso, si è avvertito il rumore della potente Audi che stava scendendo da via Rindola Bassa. Un’auto che da settimane - come testimoniano i residenti - transita ad alta velocità, tanto che qualche giorno prima un ragazzino in bicicletta ha rischiato di essere investito. «Mi sono sporto dal cancello di casa per dirgli di andare piano - prosegue l’uomo - Dopo esser passati a folle velocità, sono tornati indietro. In auto c’erano due uomini. Sono scesi e ci hanno sfidato a parole. Sono volati gli insulti».

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Poi dalle parole si è passati alle mani. E, visto il padre accerchiato dai due, è arrivato in aiuto il figlio. «Quando ha visto che il secondo mi stava venendo addosso, mio figlio nel tentativo di ripararmi si è preso un pugno in testa. Poi i due hanno iniziato a prendere dei sassi che c’erano a bordo strada, sassi da 4-5 chili che se presi in testa rimani secco, e ce li hanno lanciati contro. Uno di questi sassi mi ha centrato sulla coscia sinistra. Nel frattempo era arrivata anche una seconda auto, con altre due persone a bordo. Questi sono saliti sull’Audi e sono andati via, lasciando lì l’altra auto». Le urla hanno richiamato in strada altri residenti che hanno allertato i carabinieri, arrivati in via Rindola Bassa quando gli automobilisti erano già spariti. Padre e figlio si sono recati in pronto soccorso: per il primo una prognosi di 20 giorni, per il secondo di 5. «Gente pericolosa» dice all’unisono chi ha assisto alla scena. «Capisco che le forze dell’ordine hanno ridotto personale che opera in un territorio enorme, ma serve più vigilanza» afferma il residente finito in ospedale.

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LE PROTESTE «Qui -testimonia un’altra persona- c’è un continuo via vai di ragazzi, di giorno e di notte, probabilmente c’è anche chi spaccia nella zona della chiesetta della Madonna della Tosse. Passano varie auto, come questa di grossa cilindrata, e fanno corse lungo il breve rettilineo di via Rindola Bassa che sovrasta il traforo di Santa Augusta». Chi li ha visti assicura che non è gente del posto. «Siamo stanchi di questi personaggi arroganti, prepotenti, senza rispetto per gli altri. Sono aggressivi, sfidano chi tenta di farli ragionare, tanto non hanno nulla da perdere, le forze dell’ordine non possono fare più di tanto e loro lo sanno fin troppo bene. E di questo chi dobbiamo ringraziare? Chi è più vicino ai peggiori e troppo poco a difesa delle persone per bene! A tutte queste persone vorrei dire di cominciare a guardare bene in faccia la realtà, ad alzarsi dalle loro comode poltrone e a uscire a toccare con mano la situazione che si sta facendo sempre più seria. Non serve andare tanto lontano, nelle grandi città, basta uscire nelle strade dei propri quartieri. All’amministrazione chiedo più considerazione per la nostra sicurezza, più controlli sul territorio, più pressione a livelli più alti: non ci meritiamo tutto questo» lo sfogo di una residente.

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