Una sentenza che pesa come un macigno e che arriva dopo più di 14 ore di camera di consiglio. L'ex pm della Dda romana, Roberto Staffa, è stato condannato...
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concussione.
Sono passati più di 5 anni, ma nella cittadella giudiziaria romana tutti ricordano il giorno in cui Staffa venne arrestato. Era il 23 gennaio 2013. I carabinieri si presentatrono a casa del magistrato e perquisirono anche il suo ufficio a piazzale Clodio, dove erano state piazzate cimici e telecamere nascoste. La prima ad accusare il pm, era stata una transessuale. Lo scandalo era emerso nel corso di un'inchiesta sulla prostituzione all'Eur. Le carte su Staffa, secretate, erano state trasmesse alla procura di Perugia, competente nell'indagare sui magistrati romani.
Staffa è accusato di avere avuto rapporti con alcune transessuali e di avere concesso loro, in cambio, permessi di soggiorno temporanei. In ufficio avrebbe avuto un incontro intimo anche con Laura Terrasi, la compagna di Consiglio Casamonica, rampollo del clan di origine sinti. In cambio della prestazione, il pm si sarebbe impegnato a dare parere favorevole ai domiciliari a carico dell'uomo, che si trovava in carcere. Per questa vicenda, la Terrasi ha già patteggiato un anno e 10 mesi di reclusione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino