Robinho, tribunale nega estradizione in Italia: sconterà i 9 anni per violenza sessuale in Brasile

Robinho, tribunale nega estradizione in Italia: sconterà i 9 anni per violenza sessuale in Brasile
Sulla base dell'articolo quinto della Costituzione, il Brasile ha nega l'estradizione dell'ex attaccante del Milan Robinho in Italia. Il giocatore brasiliano era stato...

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Sulla base dell'articolo quinto della Costituzione, il Brasile ha nega l'estradizione dell'ex attaccante del Milan Robinho in Italia. Il giocatore brasiliano era stato condannato in Italia in via definitiva a nove anni di carcere, per violenza sessuale di gruppo.

Violenza di gruppo, la ragazza tira in ballo l'amico

Brasile nega estradizione Robinho in Italia: sconterà la pena in patria per cooperazione giuridica tra i due paesi

Tuttavia, grazie alla cooperazione giuridica tra Roma e Brasilia, l'Italia può chiedere il trasferimento dell'esecuzione della pena in Brasile. Lo apprende l'ANSA da fonti locali. L'articolo quinto della Costituzione brasiliana prevede che nessun cittadino brasiliano possa essere estradato in altre nazioni, salvo eccezioni che però in questo caso non ricorrono. La richiesta di estradizione era stata presentata a inizio ottobre.

Il calciatore era stato condannato in via definitiva il 19 gennaio scorso a 9 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo su una 23enne albanese. La vittima subì abusi in un locale a Milano la notte del 22 gennaio 2013. A febbraio la Procura aveva inoltrato al Ministero la richiesta di estradizione e il mandato d'arresto internazionale per l'ex attaccante e per il suo amico Ricardo Falco, entrambi in Brasile

La Suprema Corte aveva reso definitivi i 9 anni decisi dal Tribunale milanese, a seguito dell'inchiesta del pm Stefano Ammendola, e confermati dalla Corte d'appello. Per l'ex attaccante e per l'amico nel corso delle indagini non erano state emesse misure cautelari, mentre altri uomini, che avrebbero preso parte alle violenze, non erano stati trovati.

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Il Mattino