Caos nelle comunicazioni tra le scuole, le Asl di competenza e il ministero dell’Istruzione. Nessun monitoraggio dei contagi e nessuna mappa delle scuole: cresce la paura...
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«Manca la messa a disposizione di un recapito telefonico da parte di diverse Asl, le risposte sono tardive alle mail e manca l’ informazione sulla presenza di casi di positività nelle scuole da parte delle asl», si legge nel documento. In tilt, dunque l’intero sistema informativo: «La situazione a poche settimane dall’apertura delle scuole è già fuori controllo. In queste condizioni – acccusa Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi – non possiamo tutelare alunni e docenti. Non c’è un vero coordinamento e non abbiamo disposizioni precise. Non è pensabile che non ci sia neanche un centralino, un numero di telefono da contattare per segnalare casi di positività in una scuola». Non compaiono ancora neanche gli elenchi con le “figure di riferimento”. Nello specifico, il personale medico incaricato di seguire gli alunni positivi e in isolamento. C’è poi la questione dei tempi di intervento: «Dal momento della notizia di caso di positività passano ore e addirittura giorni per avere indicazioni su chi mettere in quarantena. E non abbiamo Indicazioni per l’individuazione delle persone ritenute contatti diretti» prosegue Rusconi.
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Un caos che rischia di aggravare una situazione già al limite. Come conferma quanto registrato al liceo classico Bertrand Russell, vicino alla fermata metro Ponte Lungo. Mercoledì in 16 sono risultati positivi: «Uno in una classe quarta e due in una classe quinta nella sede di via Tuscolana e 12 in una classe quarta nella sede di via La Spezia, a cui si aggiunge un collaboratore scolastico, sempre presso la sede di via La Spezia», si legge sul sito dell’istituto. Al liceo Einstein invece, a Primavalle, alcuni studenti hanno protestato perchè per una classe è scattato l’isolamento fiduciario dopo un compagno positivo, ma non per gli insegnanti. Con i numeri che salgono: il liceo Manara, dove è stato avviato lo screenng, da ieri è chiuso per dei casi sospetti. Con il totale degli alunni contagiati, che ieri sera ha toccato quota 122 . Per un totale di 81 scuole dove è già scattato l’allarme. Anche questo, un numero in crescita se si tiene conto che solo sabato le scuole romane con uno studente positivo erano 52. Dati però “ufficiosi”, perché raccolti da un gruppo di studenti universitari di Torino. Dalla riapertura delle scuole stanno monitorando la situazione attraverso bolletini e note. Eppure dal Ministero dell’Istruzione - il 26 settembre - era stata inoltrata una comunicazione alle scuole con la procedura per avviare il monitoraggio dei contagi. Ma non tutti gli istituti hanno risposto all’appello: «Sappiamo con certezza che i contagi sono a macchia di leopardo in tutta la città - conferma il presidente Rusconi - ma non abbiamo dati ufficiali».
Il Mattino