«Ci qualificammo con la placca in mano, eravamo a 3 o 4 metri di distanza da loro. Poi l'abbiamo riposta in tasca per essere a mani libere. Non avevo la pistola, ma ora...
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«Portare o non portare l'arma in servizio è una mia scelta - ha aggiunto Varriale - Durante il turno precedente, fatto alla stazione Termini, una zona molto pericolosa dove molti nostri colleghi sono stati feriti, abbiamo portato la pistola». Varriale, rispondendo alle domande dell'avvocato Francesco Petrelli, ha detto di non sapere come si comportino i colleghi e ha aggiunto che «dopo il 26 luglio sono io che faccio la "rivista" ai più giovani per accertarmi che portino la pistola». L'avvocato Petrelli ha poi mostrato al carabinierie la foto di Sergio Brugiatelli salvata sul cellulare di Cerciello poco prima di incontrare il mediatore insieme a Varriale per raggiungere il luogo dall'appuntamento con gli americani.
Nell'aula è presente anche Adam Blakeman vice console degli Stati Uniti in Italia. Il diplomatico, prima dell'udienza, ha parlato con gli avvocati della difesa dei due giovani. Da due mesi, invece, non partecipano alle udienze i genitori di Elder che, arrivando dagli Usa, dovrebbero rispettare in Italia il periodo di quarantena.
Il Mattino