Roma, violenza a Casal Bruciato: anziana di 79 anni in fin di vita per colpa di finti tecnici del gas

Roma, violenza a Casal Bruciato: anziana di 79 anni in fin di vita per colpa di finti tecnici del gas
L’hanno trovata stesa a terra in una pozza di sangue: l’allarme in una delle palazzine di via Carlo Tenca, a Casal Bruciato, è scattato ieri mattina poco dopo...

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L’hanno trovata stesa a terra in una pozza di sangue: l’allarme in una delle palazzine di via Carlo Tenca, a Casal Bruciato, è scattato ieri mattina poco dopo le 11. La vittima, Antonia L. di 79 anni, non rispondeva alle telefonate insistenti della figlia. Così la donna ha deciso di andare a controllare in casa della mamma. Una volta aperta la porta di casa però, l’orrenda scoperta. I sanitari del 118 arrivati poco dopo sul posto, hanno stabilizzato l’anziana poi trasportata in codice rosso al pronto soccorso del policlinico Umberto I. I medici hanno confermato le lesioni al volto e alla testa, ferite giudicate «compatibili con un’arma contundente». Gli agenti del vicino distretto di polizia sono ora incaricati delle indagini. La pista seguita dagli investigatori è una tentata truffa finita in tragedia. Il sospetto è che la donna, abbia aperto la porta ai suoi aggressori finendo nella trappola dei finiti tecnici dell’Italgas. 

I banditi si presentano come tecnici, spesso indossano addirittura le divise blu. Con la scusa di controllare il contatore del gas, convincono la vittima a farsi aprire la porta. Una volta dentro casa, il gioco è fatto: rubano quello che trovano e poi scappano via. La 79enne potrebbe essere finita proprio nella rete dei finti tecnici dell’Italgas. I poliziotti per tutta la giornata di ieri hanno ascoltato vicini e residenti a caccia di indizi per ricostruire il quadro in cui si è consumata la tragedia. Il sospetto appunto, è che si tratti dell’ennesimo colpo messo a segno da una banda di malviventi. Un sospetto alimentato da alcune testimonianze già raccolte: «Abbiamo sentito delle voci - avrebbero riferito alcuni residenti agli agenti - hanno bussato a più appartamenti dicendo di dover fare dei controlli». È la traccia che stanno seguendo in queste ore i poliziotti. Nelle prossime ore, gli investigatori procederanno con la visione delle telecamere di video sorveglianza della zona. La palazzina non è dotata di un sistema di sicurezza ma i poliziotti stanno controllando la strada dove si è consumata la tragedia. Non è escluso che gli occhi elettronici di un negozio o di un esercizio commerciale, possano aver ripreso eventuali sospetti. In un fotogramma dunque, potrebbe esserci la soluzione del caso. 

Un sistema, quelle delle finte truffe agli anziani, ben congegnato. Tanto che Questura e carabinieri hanno alzato il livello di attenzione e di controllo a tutela degli anziani. La polizia ha attivato delle squadre ad hoc e programmato incontri nelle scuole e nelle parrocchie di quartiere per allertare non solo gli anziani ma anche le loro famiglie. Secondo gli ultimi dati registrati dalle forze dell’ordine infatti, i raggiri nell’ultimo trimestre sono triplicati rispetto allo scorso anno. Intanto proseguono le indagini a Casal Bruciato: «In casa, almeno per il momento, non risulta essere stato rubato nulla e gli arredi al nostro arrivo erano in ordine. Se qualcuno è entrato, ha agito in fretta» spiegano i poliziotti che precisano: «Non escludiamo che possa essere stato disturbato». Nei prossimi giorni verrà eseguita una seconda ispezione nell’appartamento: gli agenti procederanno con i rilievi di impronte tracce.

Mentre le condizioni dell’anziana restano critiche. Una volta sottoposta a un delicato intervento chirurgico, è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva del policlinico Umberto I.  

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Il Mattino