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Continua lo scontro sul web tra Russia e Paesi Occidentali. In risposta alle azioni di boicottaggio attuate in blocco la scorsa settimana dalle principali aziende dell’infotainment, arriva oggi la ritorsione secca del Cremlino: legalizzare la pirateria informatica.
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Russia legalizza la pirateria di film, musica e videogiochi
La notizia giunge dal quotidiano di Stato Rossiyskaya Gazeta, secondo cui il governo russo ha tolto alle aziende della Federazione l’obbligo di pagare per l'uso della proprietà intellettuale in tutti quei Paesi che abbiano già sanzionato la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina. Una decisione che arriva in coda alle dichiarazioni della scorsa settimana del Ministero dello Sviluppo Economico russo, che si era già impegnato a revocare le regole sulla proprietà intellettuale per contrastare le sanzioni in atto, facendo riferimento ad una legge che prevede l'uso senza consenso di qualsiasi proprietà intellettuale in particolari situazioni di emergenza, con lo scopo di garantire «la difesa e la sicurezza dello Stato».
Videogiochi, film, musica
Insomma, in Russia da oggi è legale piratare videogiochi, film e musica, se si tratta di materiale prodotto da Paesi e aziende che hanno contrastato apertamente la Russia.
Protezionismo
La strategia fa parte del nuovo protezionismo digitale innescato dal Cremlino, che punta a recidere ogni collegamento sul web tra Occidente e Russia, mentre Putin ha già varato un piano per nazionalizzare le imprese di proprietà straniera che hanno deciso di uscire dalla Federazione, nel tentativo di porre un freno all’emorragia di posti di lavoro e ai problemi economici che queste aziende stanno oggi vivendo come conseguenza del conflitto in atto. Una nazionalizzazione che riguarderà anche il settore dell’infotainment e che consentirà al governo di imporre una gestione esterna - a cui seguirà dopo tre mesi la messa all’asta – di tutte quelle imprese estere che hanno votato per le stop delle loro attività in Russia.
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Il Mattino