È un centro di Napoli blindato quello che accoglie il leader della Lega, Matteo Salvini. In via Toledo, al Teatro Augusteo, Salvini partecipa a un incontro con i...
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C'è anche l'imprevisto. Salta la luce al teatro Augusteo, e Matteo Salvini resta con il microfono in mano, che non funziona. Il teatro capisce la difficoltà e inizia a dire 'Matteo-Matteo. Alcuni urlano 'resistì, poi dal fondo della sala anche un vaffan... , subito coperto dal coro 'c'è solo un capitanò
All'esterno la protesta dei centri sociali. Disposta, per ragioni di sicurezza, anche la chiusura della Funicolare centrale che si trova proprio accanto all'entrata del teatro. Momenti di tensione davanti al teatro Augusteo. Alcuni cittadini, in particolare un genitore con un bimbo in passeggino a seguito, hanno protestato per la chiusura della funicolare la cui sede centrale è situata proprio accanto al teatro Augusteo, chiusura disposta dal questore per motivi di ordine pubblico in occasione della manifestazione politica. Simpatizzanti e militanti della Lega che hanno iniziato a loro volta ad inveire contro il cittadino. È stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine per calmare gli animi.
Alcune decine di aderenti ai centri sociali hanno dato inizio ad un presidio contro il leader della Lega Matteo Salvini in Via Toledo, a Napoli. A terra è stato collocato uno striscione con l' immagine di Salvini coperta da un segnale di divieto e la scritta « Napoli non dimentica». Il leader della Lega, definito «assassino» su uno dei cartelli esposti, è raffigurato in un fotomontaggio con una svastica disegnata sul petto. Al microfono, uno degli organizzatori della manifestazione ha affermato che « Napoli è aperta a tutti, ma non a Salvini». Forte lo spiegamento di forze dell'ordine che hanno disposto a pettine decine di cellulari tra via Toledo e via Santa Brigida per bloccare eventuali tentativi di spostamento dei manifestanti che distano circa 400 metri dal Teatro Augusteo.
Un gruppo di disoccupati del «Movimento 7 Novembre» e di «Studenti flegrei», formazioni vicine ad un Centro sociale della area occidentale di Napoli, è stato fermato dalle forze dell'ordine nei pressi del Teatro Augusteo, dove si svolgerà la manifestazione del leader della Lega Matteo Salvini. I manifestanti, alcune decine, avevano uno striscione con la scritta: «La nostra sicurezza: casa, lavoro servizi sociali». Sono circa 150, al momento, i partecipanti al presidio dei Centri sociali. Uno degli organizzatori ha annunciato che cercheranno di formare un corteo.
Tafferugli nei Quartieri Spagnoli di Napoli tra i manifestanti aderenti ai centri sociali, circa 200, e le forze dell'ordine, che hanno sbarrato loro il passo a poche centinaia di metri dal teatro Augusteo dove è in corso la manifestazione di Matteo Salvini. I manifestanti sono partiti lentamente in corteo dal presidio di via Toledo, preceduti a distanza dalla Polizia: dopo aver percorso circa 150 metri, a sorpresa hanno svoltato verso i Quartieri Spagnoli e di corsa hanno cercato di raggiungere il teatro, aggirando il cordone delle forze dell'ordine. Polizia e carabinieri li hanno rincorsi e bloccati all'incrocio tra via Speranzella e vico D'Afflitto. Ci sono stati spintoni e contatti tra i due gruppi, che al momento si fronteggiano.
Nel pomeriggio Salvini ha incontrato alcuni imprenditori partenopei negli uffici di Maurizio Marinella, alla Riviera di Chiaia. «Salvini è venuto a incontrare un gruppo di imprenditori per ascoltare i loro problemi e proporre delle risposte, spiegando che la vecchia concezione della Lega che guarda solo al Nord non esiste più, perché nel mondo il brand Italia è fortissimo ma riguarda tutto il Paese - spiega Marinella, imprenditore napoletano delle cravatte - Salvini ha sottolineato di volersi concentrare per far recuperare il terreno perduto a Napoli e al Mezzogiorno. Sa che Napoli è una città bellissima ma ha visto anche senzatetto che dormivano sotto i portici in centro e il problema della spazzatura che va risolto, mettendo in campo progetti seri per migliorare la città. Gli imprenditori gli hanno segnalato che ormai fare impresa in Italia è difficile ma al Sud è proprio una missione. Salvini ha risposto di rendersi conto delle difficoltà, sottolineando anche che spesso le amministrazioni locali non riescono ad usare i fondi europei destinati al Sud».
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Il Mattino