È fuggito con l’amante, piantando in asso non solo la moglie ma anche i tre figli. Una fuga che non lo ha portato molto lontano, visto che si è spostato da...
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Una storia come tante, con il marito che non si sarebbe limitato a piantare in asso la moglie, andandosene di casa con l’amante con la quale, secondo quanto ricostruito dall’accusa, già intratteneva una relazione extraconiugale, ma non si sarebbe nemmeno più fatto vedere o sentire dai figli. Vicende delicate e con aspetti difficilmente indagabili anche a livello giudiziario, fatto che è stato riconosciuto colpevole del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, reato che prevede la reclusione fino ad un anno per «chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale, alla tutela legale o alla qualità di coniuge».
Secondo l’accusa, formulata sulla base della querela sporta dall’ex moglie, assistita insieme ai tre figli minori dall’avvocato Anna Osti, l’uomo, non solo sarebbe fuggito di casa con l’amante, ma non avrebbe nemmeno contribuito agli obblighi assistenziale di marito e genitore, non contribuendo al mantenimento di moglie e figli, lasciati in uno stato di abbandono morale e materiale, non versando la somma di 300 euro mensili che era stata stabilita nel 2017 dal Tribunale di Rovigo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino