Giuseppe Conte, il possibile premier, ha il profilo di un giurista dal carattere pacato con esperienza internazionale, eppure c'è un dettaglio biografico che lo...
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Nel 1989, alle elezioni europee, si presentò un cartello elettorale chiamato Lega Lombarda-Alleanza Nord che raccolse l'1,8% come media nazionale, ma l'8% in Lombardia con una punta del 15% in provincia di Bergamo, eleggendo due europarlamentari che si aggiunsero al senatùr Umberto Bossi, che sedeva Palazzo Madama già dal 1987. Poco dopo le Europee, il 22 luglio, cadde il governo De Mita, sostituito da Giulio Andreotti. Quello stesso anno, il 4 dicembre, il fondatore della Lega Lombarda, Bossi, fondò a Milano alla Lega Nord.
La Questione Settentrionale divenne «il» tema del paese e - come per un riflesso condizionato - sparirono per 29 anni i meridionali dalla stanza dei bottoni. Non era mai accaduto nella storia d'Italia, neppure dopo la burrascosa unificazione del 1861. È vero che i primi capi di governo da Camillo Benso di Cavour in poi furono tutti settentrionali ma, dopo 26 anni, la diffidenza verso gli ex sudditi delle Due Sicilie cadde e nel 1887 divenne premier il siciliano Francesco Crispi. L'ostracismo degli anni del leghismo verso i meridionali, invece, è durato tre anni di più, visto che in 29 anni si sono succeduti a Palazzo Chigi un piemontese (Giuliano Amato), un emiliano (Romano Prodi), due lombardi (Silvio Berlusconi e Mario Monti), tre laziali Giulio Andreotti, Massimo D'Alema e Paolo Gentiloni e ben quattro toscani: Carlo Azeglio Ciampi, Lamberto Dini, Enrico Letta e Matteo Renzi.
Conte ha il classico profilo del figlio del Sud diventato cittadino del mondo. Classe 1964, a 24 anni si è laureato con lode alla Sapienza e ha poi approfondito i suoi studi alla Yale University, alla New York University, al Girton College (Cambridge), alla Duquesne University, a Parigi e a Vienna. Ha insegnato Diritto privato presso le Facoltà di Giurisprudenza di Roma III, della Lumsa, di Sassari e presso l'Università di Malta. È docente a Firenze e alla Luiss di Roma. Sposato e poi separato, Conte ha un figlio di dieci anni e vive a Roma, dov'è il titolare di un importante studio legale nel Palazzo Santacroce a piazza Cairoli. Conte lo scorso dicembre ha presieduto la Commissione del Consiglio di Stato che ha esaminato il caso di Francesco Bellomo, accusato di far sottoscrivere alle partecipanti alla sua scuola di formazione un contratto di «schiavitù sessuale».
C'è un ultimo dettaglio, non meno significativo. Il suo ultimo libro, appena pubblicato per Giuffrè, ha un titolo profetico: «La formazione del contratto». Costo 57 euro. Non pochi; tuttavia il prossimo contratto vale molto ma molto di più. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino