Taxi, il piano dei sindacati: pronto sciopero contro il decreto Omnibus. «Non venga convertito in legge»

«Le leggi vigenti già consentono ai sindaci di intervenire sugli organici nonché di migliorare ed efficientare i servizi», sottolinea Unica Cgil

Taxi, il piano dei sindacati: pronto sciopero contro il decreto Omnibus se non si modificano le licenze
I tassisti sono pronti allo sciopero. E a bloccare le città. Forse subito, forse a settembre quando le città saranno più piene e quindi le proteste...

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I tassisti sono pronti allo sciopero. E a bloccare le città. Forse subito, forse a settembre quando le città saranno più piene e quindi le proteste provocheranno maggiori disagi. «Questo decreto così fatto non deve essere convertito in legge. Sciopero generale e mobilitazione sarà la nostra risposta», è quanto si legge in una nota di Unica Cgil emessa mentre era in corso al Mimit il tavolo di confronto con il rappresentanti sindacali dei tassisti. «Le leggi vigenti già consentono ai sindaci di intervenire sugli organici nonché di migliorare ed efficientare i servizi», sottolinea il sindacato.

«Unica Cgil non sarà né sodale né collusa con governi e ministri che vogliono distruggere il servizio pubblico», si legge nella nota del sindacato, che sottolinea come «al tavolo sui taxi al Mimit due ministri sono assenti non giustificabili». «Invece di affrontare e operare per risolvere i problemi strutturali del trasporto pubblico di linea, trovano il tempo e impegnano apparati dello Stato per smontare la legge 21/92», prosegue il sindacato. «Il vero obiettivo è solo quello di smantellare il servizio pubblico taxi, per fornire macchine e autisti al servizio del nuovo caporalato gestito dalle multinazionali», conclude Unica Cgil.

 

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Assoutenti: «Sciopero intollerabile»

«Lo sciopero minacciato dai rappresentanti dei tassisti contro le misure studiate dal Governo sul fronte dei taxi è assurdo e intollerabile, considerato che i provvedimenti contenuti nel decreto vanno a quasi esclusivo vantaggio dei tassisti». Lo afferma Assoutenti, pronta a denunce penali contro i conducenti delle auto bianche qualora dovessero realizzare proteste e scioperi a danno dell'utenza. «Non si capisce contro chi protestano le organizzazioni dei taxi, né perché la Cgil, che si presuppone dovrebbe difendere i precari disperati, difenda i privilegi dei taxisti», spiega il presidente Furio Truzzi. «Le norme studiate dal Governo faranno infatti arricchire i tassisti, aprendo un nuovo business attraverso il rilascio di licenze aggiuntive a chi già ne possiede una, licenze che i tassisti potranno gestire a titolo oneroso aprendo così un nuovo redditizio mercato a loro favore. Sul fronte dei consumatori, invece, il decreto non sembra contenere alcuna novità, in quanto l'aumento delle licenze è già una possibilità a disposizione dei comuni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino