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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato che non ci sarà una sanatoria per la mancanza di insegnanti nelle cattedre per settembre. Invece, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), verrà svolta una selezione per i precari con tre anni di anzianità o che hanno accumulato 24 crediti Cfu, che copriranno circa 25mila posti.
Il Ministro Valditara ha inoltre affermato di essere impegnato in una collaborazione con i sindacati per elaborare un piano straordinario di reclutamento al di fuori del Pnrr. Tuttavia, non ha anticipato soluzioni che non siano ancora state discusse. Piuttosto, sottilinea Valditara, si investirà soprattutto sul sostegno.
A tal proposito il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato una nota: “In attesa di poter avviare le nuove procedure di reclutamento Pnrr, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha aperto le necessarie verifiche per realizzare nel corrente anno un importante piano di assunzioni di personale docente. L’obiettivo, nell’ambito delle facoltà assunzionali che si riscontreranno, è di dare una significativa risposta alle esigenze degli studenti con disabilità, di garantire maggiore continuità didattica a tutti i giovani, di diminuire il precariato e di assicurare dunque il regolare avvio del prossimo anno scolastico“, aggiunge il Ministero nella nota.
Concorsi riservati per i precari
Valditara parla della procedura concorsuale per i docenti con almeno 3 anni di servizio o in possesso dei 24 CFU: per loro si prevede un concorso riservato, con le modalità di accesso ancora da definire.
Cosa prevede il PNRR
Il quadro del reclutamento dei docenti nella scuola statale, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è costituito da due principali percorsi abilitanti da 60 CFU, che comprendono una prova scritta e una lezione simulata. La prova scritta consiste in un’analisi critica del tirocinio scolastico effettuato durante il percorso formativo.
Come accedere
Per accedere al concorso, è possibile soddisfare uno dei seguenti requisiti: abilitazione o almeno 3 anni di servizio nella scuola statale negli ultimi 5 anni, di cui almeno 1 nella classe di concorso in questione. Coloro che partecipano al concorso con l’abilitazione e lo vincono verranno assunti a tempo indeterminato. Chi partecipa senza abilitazione, ma con il requisito di servizio, sottoscriverà un contratto annuale di supplenza (31 agosto), durante il quale dovrà completare un percorso formativo da 30 CFU. In caso di esito positivo, avrà diritto all’assunzione a tempo indeterminato.
Una volta sottoscritto il contratto a tempo indeterminato, il docente dovrà sostenere un periodo di prova con un test finale, come previsto dal DM 226/2022. In caso di esito positivo, verrà definitivamente confermato in ruolo.
Inoltre, c’è una fase transitoria valida fino al 31 dicembre 2024, che prevede l’attivazione di percorsi formativi da 30 CFU per l’accesso ai concorsi fino alla fine del 2024 o l’accesso con 24 CFU, acquisiti entro il 31 ottobre 2022. Anche in questo caso, per i vincitori del concorso è prevista la sottoscrizione di un contratto annuale (31 agosto), il completamento di un percorso formativo da 30 CFU e, in caso di esito positivo, l’assunzione a tempo indeterminato.
Inoltre, sono previsti corsi da 30 CFU per docenti già abilitati in altre classi di concorso o gradi, nonché per docenti specializzati e assunti su sostegno, ma privi di abilitazione nella disciplina.
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Il Mattino