Studenti disabili in aumento, il picco riguarda i ragazzi che presentano difficoltà intellettive: è allarme, quindi, per il sostegno nelle scuole. E non solo,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nell'anno scolastico 2016-17, infatti, su 100 alunni con sostegno l'8,8% ha avuto diagnosi di disabilità sensoriali, l'11,6% di disabilità motorie e il 19,4% di disturbi del linguaggio. Un ambito che riguarda, quindi, almeno un ragazzo su cinque. Ma il dato più forte mette in risalto che, tra i ragazzi disabili, la maggior parte presenta disturbi di tipo intellettivo: il 23,9%, uno studente su 4, ha un disturbo evolutivo globale dello sviluppo psicologico, il 45,4% ha una disabilità intellettiva, il 17,3% soffre di disturbi del comportamento e dell'attenzione, il 16,5% di disturbi affettivi relazionali. Dati che si sovrappongono e che, quindi, ben disegnano la criticità delle singole situazioni in cui i disturbi possono essere più di uno, andando ad interferire e ad aggravarsi l'uno con l'altro: i dati relativi all'integrazione degli alunni con disabilità, nella scuola elementare e nella scuola media, confermano infatti che anche nelle scuole del primo ciclo l'insieme dei disturbi di tipo mentale è quello più frequente visto che riguarda oltre 7 ragazzi su dieci, tra quelli con disabilità, e nel 56% dei casi è associato ad altre forme di difficoltà tra gli alunni con almeno un disturbo.
Andando ad osservare le diverse disabilità, emergono inoltre criticità che riguardano maggiormente i maschi, come nel caso dei disturbi del comportamento e dell'attenzione, i disturbi dello sviluppo e quelli della sfera affettivo relazionale, mentre la disabilità intellettiva è presente maggiormente tra le femmine. Dati Istat alla mano, torna quindi con forza il tema del sostegno nelle classi delle scuole italiane: in base alle richieste del ministero dell'istruzione, dovrebbero essere 13mila i docenti di sostegno prossimi all'assunzione, in cattedra già dal 1 settembre tra scuole elementari, medie e superiori. Andrebbero così a rafforzare un settore in perenne affanno: sono circa 45mila, infatti, ogni anno i supplenti di sostegno che vanno ad assistere ragazzi disabili, con deroghe sull'organico previsto per limitare quanto più possibile i ritardi nelle nomine, gli orari settimanali ridotti e i cambi di insegnanti che andrebbero ad aggravare situazioni già delicate.
Dallo studio dell'Istat emerge anche che la depressione è il disturbo mentale più diffuso tra gli italiani e sono ben 2,8 milioni i connazionali colpiti. La malattia è in aumento tra gli anziani e anche se l'Italia è uno dei paesi Ue con meno depressi (5,5% contro il 7,1% la media Ue), tra gli over-65 il valore raddoppia (11,6% contro l'8,8% della media Ue). La depressione colpisce di più le donne (9,1% contro 4,8%) e chi non lavora. Dichiara infatti disturbi depressivi e ansia, tra 35-64 anni, l'8,9% dei disoccupati e il 10,8% degli inattivi rispetto al 3,5% degli occupati. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino