«Mentre noi parliamo di Stati Generali e delle battute di Di Battista, continuano a non esserci le linee guida per riaprire le scuole a settembre. Dopo il disastro che...
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«Azione ha proposto di dare i 6,7 miliardi europei non spesi, senza cofinanziamento, direttamente ai sindaci proprio perché abbiano la possibilità almeno loro di organizzarsi alleviando situazioni di sofferenza. Se questo Paese continua ad avere la scuola come ultima priorità - prosegue Calenda - è un Paese morto. Gli Stati Generali sono indegni se prima non si affrontano queste emergenze. Questa è la realtà e quello che conta è come tiri su un tramezzo in un edificio scolastico per far rientrare i ragazzini a scuola; tutto il resto delle cose sono vaccate per il circo dei media.Se la ministra Azzolina non è in grado di fare il suo lavoro - conclude il leader di Azione - il presidente del Consiglio subentra, la rimuove e fa in modo che queste urgenze vengano affrontate. Non si possono lasciare 9 milioni di ragazzi e relative famiglie in totale sbando». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino