NEW YORK – Voleva vendicarsi dei compagni con i quali aveva avuto una lite il giorno prima. Uno studente 14enne della...
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Uno studente 14enne della Marysville High School, a nord di Seattle, Jaylen Fryberg, è entrato nella mensa del liceo e ha preso di mira a fucilate il tavolo al quale sedevano i suoi amici. Per tutto il tempo non ha aperto bocca. Secondo quanto riferiva la Cnn, ne ha ucciso uno e ne ha feriti quattro, tre gravemente. Poi si è puntato l’arma alla testa e si è suicidato.
“Non posso credere che proprio lui abbia fatto qualcosa del genere - ha detto qualche ora più tardi Jordan Luton, uno studente del liceo -. Era un bravo scolaro, era un bravo atleta, era nella squadra di football. Incredibile!” Secondo la testimonianza di Jordan, lo sparatore era un indiano e da poco era stato lasciato dalla fidanzata, ma non è chiaro se la lite del giorno prima fosse legata a questa storia. Altri compagni hanno poi confermato che lo sparatore era un ragazzo normale, e tutti hanno espresso sgomento davanti alla sua azione violenta.
L’allarme è arrivato alle 10:45, quindici minuti dopo che gli studenti stavano entrando nella mensa. Immediatamente venti auto di polizia e una decina di ambulanze hanno preso d’assedio la scuola. Gli insegnanti – seguendo il protocollo adottato in molte scuole americame – si sono barricati con gli alunni nelle aule, e sono venuti fuori solo dopo che gli agenti hanno detto loro il codice segreto che ogni insegnante aveva ricevuto all’inizio dell’anno scolastico.
Ci sono 3 mila studenti nella scuola, e classe dopo classe sono usciti in fila dalla costruzione, scortati dalla polizia. I ragazzi sono stati fatti salire su degli autobus e portati in una chiesa, dove i genitori hanno potuto riabbracciarli. Questa procedura viene regolarmente seguita in caso di sparatorie in una scuola, perchè così la polizia può controllare i ragazzi uno per uno e accertarsi che nessuno abbia addosso armi, e magari sia uno dei cecchini che sta cercando di scappare.
La scuola si trova a Marysville, una comunià a nord della città di Seattle, nello Stato di Washington. L’fbi ha appena inviato una squadra di supporto per le autorità locali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino