Sesso con le pazienti per “curare” il papilloma: ​arrestato ginecologo

Sesso con le pazienti per 'curarle' contro il papilloma virus: arrestato ginecologo
Il ginecologo Giovanni Miniello finito al centro di un'inchiesta per abusi sessuali è stato arrestato. Alle sue pazienti avrebbe proposto di fare sesso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il ginecologo Giovanni Miniello finito al centro di un'inchiesta per abusi sessuali è stato arrestato. Alle sue pazienti avrebbe proposto di fare sesso con lui come cura contro il papilloma virus. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari ha emesso nei suoi confronti un ordine di custodia cautelare ai domiciliari. Le accuse sono di violenza sessuale aggravata.

 

Leggi anche > Storie italiane, Greta Beccaglia: «In tanti mi hanno offesa e sfiorato le parti intime».


Il caso è finito al centro dell'attenzione mediatica grazie a un servizio de "Le Iene" che con una finta paziente armata di telecamera aveva documentato il modus operandi del sessantottenne. Gli episodi di violenza che hanno dato origine all'inchiesta sono due: uno che risale al settembre 2019 e uno al giugno 2021, ed entrambi denunciati dalle presunte vittime alcuni due mesi dopo.

 

Giovanni Miniello diceva di voler curare con il sesso contro una malattia inesistente. L'uomo si era già dimesso dall’Ordine dei Medici e aveva anche chiesto anche la cancellazione dall’Albo, assicurando però di non aver commesso alcuna violenza. «È solo una alternativa di trattamento che ha dato dei risultati. Mai usato violenza, sempre assoluta libertà di scelta», aveva spiegato.

 

Per il Gip, invece, «nel corso delle visite e dei controlli sanitari cui si erano sottoposte presso il suo studio privato, aveva posto in essere atti e condotte gravemente lesive della loro sfera e libertà sessuale, peraltro in assenza di avviso alcuno alle pazienti circa talune pratiche ‘invasive' cui sarebbero state sottoposte e senza quindi averne accertato il relativo consenso». Dopo i primi due casi denunciati, al Centro antiviolenza del comune di Bari per giorni sono arrivate diverse richieste di ascolto di altre presunte vittime del ginecologo.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino