Lo sfregio alla Fontana dell'Elefante di Bernini di piazza della Minerva a Roma è solo l'ultimo capitolo di una lunga storia di danneggiamenti al patrimonio...
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Sempre a Roma, il 22 gennaio 1998, durante la visita di una scolaresca, vennero danneggiati con diversi punti di matita tre quadri di Matisse esposti ai Musei Capitolini, "La giapponese", "Pianista e giocatori di dama" e "Zorah in piedi". Il 26 gennaio 1999, alla Galleria di arte moderna, venne imbrattata con un pennarello la tela di Jackson Pollock "Sentieri ondulati". Ma il danneggiamento più clamoroso resta probabilmente quello della Pietà di Michelangelo, presa a martellate il 21 maggio 1972 dall'ungherese Laszlo Toth.
Un'altra opera di Michelangelo, il David, finì il 14 settembre del '91 sotto le martellate di Piero Cannata, palermitano residente a Prato, pittore mancato diventato sfregiatore di opere d'arte.
Il Mattino