C'è chi non ha mai lasciato le sigarette 'naturali', chi ha cambiato per quelle elettroniche e chi, dopo un...
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C'è chi non ha mai lasciato le sigarette 'naturali', chi ha cambiato per quelle elettroniche e chi, dopo un breve periodo, ha mandato al diavolo caricabatterie, liquidi e filtri per tornare in tabaccheria.
Da oggi, però, arriva il modello ibrido. Dopo un investimento di circa 1,6 miliardi di euro, Philip Morris lancia la sua nuova sigaretta: una sintesi dalle sembianze di quella elettrica ma contenente cartucce di tabacco (heatstick). Il prodotto, battezzato col nome di iQos, è un sistema che riscalda il tabacco senza combustione, generando un aerosol che dà una sensazione simile a quella del fumo convenzionale ma senza cenere e con meno odore.
La nuova sigaretta, al momento tassata dal Monopolio di Stato al 58% così come le tradizionali bionde, resta in attesa del decreto del Governo che definirà il nuovo regime fiscale per le elettriche e simili (dovrebbe essere intorno al 30%). Per il lancio in anteprima di iQos Philip Morris ha selezionato due città, Milano e Nagoya (Giappone), e durerà circa sei mesi. Dopodichè il prodotto sarà lanciato sui mercati internazionali in cui opera Philip Morris International.
Le cartucce saranno prodotte inizialmente da un impianto pilota a Zola Predosa (Bologna), mentre dal 2016 i nuovi prodotti verranno realizzati nel nuovo stabilimento in costruzione sempre nel capoluogo emiliano a Crespellano. L'impianto e lo stabilimento sono costati un investimento di 500 milioni e creeranno 600 posti di lavoro. A regime lo stabilimento produrrà trenta miliardi di heatstick per il mercato domestico e internazionale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino