Si stringe il cerchio attorno ai rapitori di Silvia Romano, la cooperante italiana rapita in Kenya lo scorso 20 novembre. La task force formata da unità della polizia e...
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Gli investigatori, sulla base di avvistamenti compiuti da alcuni pastori, sono certi che la giovane sia ancora viva.
«I rapitori sono nella contea del fiume Tana, hanno difficoltà a reperire mezzi di trasporto. Due loro motociclette, che sono state recuperate dalla polizia, si sono rotte nella foresta», dice un'anonima fonte investigativa al quotidiano 'The Nation'. È escluso che rapitori ed ostaggio siano arrivati in Somalia. «Sospettiamo che siano nascosti da qualche parte nella foresta, aspettano che il caldo diminuisca per poter proseguire il loro viaggio», aggiunge la fonte.
«L'operazione è stata ostacolata dalle condizioni meteo avverse e dalla rete stradale», spiega Bernard Leparmarai, comandante regionale. In questo quadro, diventano fondamentali le informazioni che possono essere fornite dai soggetti arrestati. Nelle ultime ore, come ha riferito l'emittente Ntv, la polizia ha catturato un addetto del Kenya Wildlife Service. «Non posso fare ulteriori commenti sulle indagini -aggiunge Leparmarai- Lasciamo che la polizia faccia il proprio lavoro. Continuiamo a pensare che i rapitori siano criminali dediti all'estorsione, che potrebbero pensare di vendere» la ragazza «ai terroristi di al-Shabaab» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino