L'attacco in Siria di questa notte, operato in maniera combinata da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, è una risposta all'attacco chimico su Duma, l'ultima...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Cosa è successo a Duma. Una miscela di gas e armi convenzionali usati contro intere famiglie ammassate in scantinati di edifici semi distrutti a est di Damasco.
Deportati. Decine di migliaia di civili presenti a Duma - circa centomila in tutto secondo fonti Onu - saranno invece deportati in campi di sfollati nella zona di Damasco, assieme ai civili delle altre zone della Ghuta che si sono arrese una dopo l'altra dal 23 marzo scorso. Secondo gli ultimi medici presenti a Duma, gli attacchi chimici, due, sono avvenuti l'8 aprile nel pomeriggio. Nel primo i sintomi segnalati dai soccorritori fanno pensare all'uso di cloro, mentre nel secondo si ipotizza l'utilizzo di una miscela di gas nervino e sarin ma è impossibile dire con certezza le materie tossiche usate nei bombardamenti aerei. I medici affermano che le vittime del secondo attacco non sono riuscite a fuggire e che molti sono morti negli scantinati dove si erano rifugiati. Mentre nel primo attacco, quello forse col cloro, le vittime hanno presentato sintomi di soffocamento, bave schiumose alla bocca e convulsioni ma che sono comunque riuscite a uscire dagli edifici colpiti. Gli attacchi «chimici» sono stati preceduti da intensi bombardamenti aerei con armi convenzionali. E i raid sono continuati anche durante e dopo i lanci di gas tossici su Duma. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino