Che cosa è successo quel primo novembre del 2016, quando Sissy Trovato Mazza è stata ridotta in coma dopo un colpo d'arma da fuoco? A chiederselo è il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sissy ha lottato per vivere e non per morire. Non avrebbe avuto motivo di suicidarsi perché amava la vita», spiega il padre, che non accetta neanche il comportamento dei superiori della ragazza. Il giorno in cui è stata ferita, Sissy sorvegliava una giovane detenuta del carcere della Giudecca, momentaneamente in ospedale a Venezia con la sua bambina. Lo sparo è avvenuto nell'ascensore privo di telecamere di sorveglianza.
Sissy era stata abbandonata dalle colleghe e aveva ricevuto richiami disciplinari per aver denunciato la presenza di droga nella struttura penitenziaria.
Un testimone racconta a Chi l'ha Visto? che tre o quattro anni fa ha assistito a un festino all'Icam (dove ci sono mamme e bambini) in cui guardie e detenute erano ubriache. «Hanno taciuto tutti su quello che è accaduto», spiega. Molti gli aneddoti pruriginosi dentro il carcere: un medico ha patteggiato per aver avuto rapporti sessuali con una detenuta e si racconta di baci improbabili.
Sono tanti, inoltre, i punti oscuri nella vicenda. A partire dal cellulare, ritrovato nel suo armadietto aperto, mentre - come si evince dagli ultimi filmati - poteva averlo con sé. Giallo anche sul computer completamente resettato e sulla pistola senza impronte. Intanto, è stata disposta l'autopsia sul suo corpo.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino